Mariano Carcassona, specializzato in chirurgia vascolare, di 57 anni di Carbonia, è stato arrestato stamattina dai carabinieri del Nas di Cagliari su ordine del Gip Cristina Ornano e poi posto agli arresti nel suo domicilio. Secondo l'accusa il professionista avrebbe diagnosticato ad alcuni pazienti il morbo di Parkinson ed altre gravi patologie nonostante fossero perfettamente sani. Tutto questo per dirottarli nel proprio poliambulatorio privato dove effettuava loro un esame doppler al cervello.
Il medico, dipendente della Asl di Carbonia, è accusato di truffa aggravata, peculato, abuso di ufficio, falso materiale e ideologico a danno dei suoi pazienti. Nell'ordinanza di custodia cautelare è compreso anche il sequestro di alcuni immobili a garanzia della presunta truffa all'azienda sanitaria. Secondo l'accusa, infatti, prospettando ai pazienti gravi malattie, il chirurgo - nonostante l'esclusiva con la Asl - prescriveva esami non necessari che effettuava nella struttura privata, fra cui un doppler transcranico del costo di circa 100 euro a visita.
Nell'ambito della stessa inchiesta, scattata dopo controlli ad alcune farmacie del Sulcis, i Nas hanno denunciato a piede libero anche una endocrinologa, Laura Petrini, 67 anni, di Cagliari, in servizio nel Policlinico universitario di Monserrato. E' accusata di truffa aggravata e prescrizione non terapeutica di sostanza stupefacente.
I carabinieri ritengono che senza alcuna fatturazione la donna praticasse l'attività di dietologa nella stessa struttura privata di Carcassona, prescrivendo indiscriminatamente farmaci dimagranti a base di fendimetrazina, una sostanza inserita nell'elenco delle droghe che va somministrata solo per utilizzo terapeutico. Nel caso della Petrini il Gip ha anche disposto il sequestro di quattro terreni a Villasimius e trentamila euro in contanti.