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De Magistris-Lettieri senza risse a ‘In 1/2 ora’

Si consuma senza risse verbali e insulti, diversamente dai due precedenti, il 'faccia a faccia' nella trasmissione "In mezzora" tra Gianni Lettieri e Luigi De Magistris, al ballottaggio per la poltrona di sindaco di Napoli. Accuse sì, interruzioni pure, ma la fermezza del conduttore, Lucia Annunziata, e il ritmo da lei imposto alle domande, divise per blocchi con risposte rigorosamente cronometrate, evidentemente impedisce l'ormai consueto scambio di epiteti tra i due come 'camorrista', 'prenditore di soldi pubblici' e 'rovinafamiglie'.

Entrambi rivendicano di voler essere sindaco "per Napoli, di tutti i napoletani" e di essere fuori da schemi di partito. "Ho iniziato al campagna elettorale senza simboli", ricorda Lettieri.

"Libererò Napoli dalla malapolitica, la giunta la faccio io", ribadisce De Magistris.

"Ho preso il voto disgiunto. Ho buoni rapporti con l'area cattolica, con i moderati. Lettieri parla come se fosse capo dell'opposizione. Già sa che divento sindaco", puntualizza l'ex pm.

"Io sono il candidato del centrodestra, ma mi rivolgo a tutti da sempre. Ho un ottimo rapporto con i cattolici e i moderati anche io. Parla così perché non ha argomenti", ribatte Lettieri.

"A Milano Berlusconi è impegnato in prima persona perché là c'è un referendum che per ora ha perso. A Napoli c'è la partita sulla nuova politica e Berlusconi c'entra molto poco", incalza De Magistris.

"Ma che dici - sottolinea l'imprenditore - già tre dei tuoi nomi in giunta vengono da amministrazioni Iervolino. Realfonzo, Sodano Del Giudice... E in consiglio comunale ti trovi 29 consiglieri tra Rifondazione, Comunisti e Idv, che l'hanno sostenuta, e solo 6 dei tuoi".

"E tu hai Nonno il più votato, che è imputato", chiosa De Magistris.