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Il presidente Rai sull’invasione tv del premier

Serve un riequilibrio tempestivo per dare spazio a punti vista di candidati o leader di partiti diversi da quello del presidente del consiglio. Lo chiede il presidente della Rai Paolo Garimberti. 

"Un conto è dare una notizia, e il primo commento del Presidente del Consiglio ai risultati delle amministrative certamente lo era. Altro discorso - dice Garimberti - e' consentire che questa notizia diventi poi una sorta di comizio, per giunta senza un'adeguata compensazione con opinioni di altri candidati". 

"Questo - ed è ben noto - nessun giornalista dovrebbe mai permetterlo, meno che mai i giornalisti del servizio pubblico che devono sempre avere chiara la missione fondamentale che è affidata loro: informare e dare al cittadino la possibilita' di avere un panorama completo delle opinioni. Alla luce di quanto accaduto, è necessario che la Rai - per adempiere appieno alla sua missione di Servizio Pubblico - riequilibri tempestivamente - conclude il presidente - dando spazio, sui temi delle amministrative, a punti di vista di candidati o leader di partiti diversi da quello del Presidente del Consiglio". 

Fnsi e Usigrai hanno promosso per lunedi' alle 17, davanti alla sede Rai di viale Mazzini, un sit-in di protesta per gli interventi in televisione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: "Non è accettabile l'uso padronale del servizio pubblico che il presidente del Consiglio sta facendo in queste ore". 

"Bene ha fatto l'Agcom a proporsi stavolta di agire con tempestività. E bene ha fatto il presidente della Rai Garimberti a chiedere con urgenza interventi di riequilibrio. Il vertice Rai (Garimberti ma anche il neo direttore generale, Lorenza Lei, accolta nel nuovo incarico da un coro di consensi che ora va misurato sui fatti) non può non sentire il dovere di salvare la credibilità stessa dell'azienda, messa a rischio da quei direttori che stanno dando un'immagine cosi' asservita delle loro testate.

Il sindacato dei giornalisti intende contrastare nel modo piu' fermo questi oltraggi al pluralismo dell'informazione. Percio' Fnsi e Usigrai convocano per lunedi' 23 maggio, alle ore 17, un sit-in in viale Mazzini davanti alla sede della Rai. Sono invitate a partecipare le forze sindacali e sociali e tutti i cittadini che sentono leso il loro diritto ad avere dal servizio pubblico informazione e non propaganda".