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Equitalia – Le istanze degli artigiani mercoledì prossimo alla Camera

Erano circa 400 gli artigiani che, ieri pomeriggio a Sassari, hanno affollato la sala convegni della Promocamera, per l’incontro, organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, dal titolo “Gli artigiani a confronto con Equitalia”.

Per la prima volta in Sardegna, l’Ente riscossore, gli imprenditori e i rappresentanti del Parlamento hanno dibattuto apertamente, in un vero “botta e risposta”, sul sistema e sulle modalità di riscossione dell’Ente e sulla situazione attuale di sofferenza delle imprese sarde.

All’incontro hanno partecipato il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu, e il Segretario, Filippo Spanu, il Presidente di Confartigianato Imprese Sassari, Nino Vanali, l’Amministratore Delegato di Equitalia Sardegna SPA, Gianluigi Giuliano, i deputati Salvatore Cicu e Giulio Calvisi, oltre ai rappresentanti territoriali di INPS e Agenzia Entrate.

Dopo l’introduzione del Presidente Murgianu, la parola è passata all’Amministratore Delegato di Equitalia, Gianluigi Giuliano, che ha ribadito, tra le altre cose, come l’Ente sia un “semplice esecutore degli ordini provenienti da INPS ed Enti Locali e di come la struttura non abbia la possibilità di capire se i beni sottoposti a fermo o a pignoramento siano strumentali o meno”.

Sappiamo che la stragrande maggioranza di chi ha ricevuto una cartella non è un evasore – ha continuato Giuliano – per questo Equitalia ha messo in atto tutta una serie di strumenti che consentono di venire incontro a chi si trova in difficoltà. E oggi siamo qui a discuterne”.

All’intervento di Equitalia sono susseguite due ore di “domande e risposte” tra artigiani e l’Ente di riscossione, dove i primi hanno lamentato la gravità della crisi economica, l’insostenibilità di tasse, imposte, balzelli, la sproporzione nel rapporto di forza con i contribuenti, l’assenza della politica e la pericolosità di un sistema esattoriale che non permette e offre la possibilità rientrare nel mondo produttivo.

Gli imprenditori hanno puntato soprattutto il dito contro la Pubblica Amministrazione da una parte rea di pretendere l’assolvimento delle imposizioni tributarie e dall’altra colpevole di essere il primo cattivo pagatore. “Se noi non paghiamo fino all’ultimo centesimo – ha affermato provocatoriamente uno dei tanti artigiani intervenuti – non possiamo ottenere il DURC e non possiamo partecipare ai Bandi di gara mentre, se a non pagare è la Pubblica Amministrazione, non succede nulla. Allora, perché non dare il DURC negativo anche agli Enti Locali?”

Subito dopo, il Segretario Regionale di Confartigianato, Filippo Spanu, ha presentato un documento con le richieste delle Associazioni Regionali degli Artigiani e Commercianti. Per questo è stata chiesta l’immediata convocazione del tavolo di concertazione allargato anche ai Parlamentari Sardi per lo sblocco dei pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle imprese; la “certificazione” dei crediti vantati dalle imprese nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, che possa innescare procedimenti di compensazione dei debiti e la contestuale risoluzione delle problematiche del DURC; l’assistenza a linee di credito aggiuntive e mirate a sanare la posizione debitoria delle imprese nei confronti degli Enti Impositori; un sostengo politico-istituzionale nella Conferenza Stato-Regioni e nei confronti del Parlamento e del Governo, perché le problematiche evidenziate trovino soluzione in nuovi e più equi provvedimenti legislativi.

Queste richieste sono state accolte e fatte proprie dai Deputati Giulio Calvisi (PD) e Salvatore Cicu (PDL), i quali hanno assicurato una interpellanza urgente in Parlamento affinché possano venire immediatamente corrette le norme vessatorie che Equitalia è costretta ad applicare. Red-com