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Al liceo scientifico vince la donazioneAttribuiti stamattina i riconoscimenti agli studenti vincitori del concorso “Donare è ..ridare”

Due borse di studio e due menzioni speciali: è questo l’esito del concorso promosso dal barista Tonino Mura per ricordare i vent’anni dal suo primo intervento di trapianto e sensibilizzare sul tema della donazione degli organi. Ad aggiudicarsi i 500 euro ciascuno del primo e secondo premio sono stati Dennis Canneddu di Mamoiada e Costanza Seddone, entrambi autori di un lavoro in power point, i quali hanno saputo coniugare scientificità, umanità, poeticità ed efficacia. La Asl di Nuoro ha poi messo a disposizione ulteriori 200 euro: ad aggiudicarsi questi altri due riconoscimenti speciali sono stati Roberto Porcu di Oniferi e la nuorese Paola Fulghesu, il primo con un video dal taglio molto creativo e originale, la seconda con un racconto fantascientifico.

Una cerimonia sobria ma ricca di emozione, quella che si è svolta stamattina al Liceo Scientifico di Nuoro in presenza dei familiari di diversi donatori. A consegnare i premi Bachisio Porru, dirigente dell’istituto, Antonio Maria Soru, direttore generale della Asl ed Elena Zidda, responsabile Coordinamento Trapianti dell’azienda sanitaria nuorese.

Senso civico, solidarietà e promozione della cultura della donazione d’organi oltre che di quella della salute il leit motiv della giornata. Tanta l’emozione. Da parte di tutti: «In questa occasione mi tornano in mente tutti i momenti di un evento mai banale che a suo tempo ho vissuto da medico – ha rievocato Soru – quando si mette in moto una macchina perfetta, ma ancora prima delle emozioni indescrivibili nell’avvertire la forza vitale di un organo espiantato pronto a ridare una nuova speranza. In ospedale oltre a medici, infermieri, psicologi si attiva la direzione sanitaria, e poi dall’altra parte i velivoli, aereo o elicottero, le forze dell’ordine. Un sistema che funziona alla perfezione. Da una parte chi espianta, dall’altra parte, in chissà quale zona d’Italia, squadre altrettanto efficienti nel ricevere e trapiantare. Vorrei che se qualcuno di voi decidesse di intraprendere la professione medica, lo facesse con questo spirito, con la consapevolezza dell’importanza del lavoro che si accinge a svolgere». D’accordo con lui la dottoressa Zidda: «Dopo ogni donazione mi sento migliore», ha sottolineato la coordinatrice.

Presenti diversi familiari di donatori, a cominciare da Gianfranco Biscu, padre del giovane Mathias di Oliena, morto recentemente di incidente stradale, che insieme alla moglie ha deciso di donare gli organi del figlio: «è proprio lui che ci ha aiutato a decidere tutte le volte che ha esplicitato la propria volontà davanti a un telegiornale».

Porru ha rimarcato il ruolo della scuola come «luogo d’eccellenza di educazione alla cittadinanza, in cui cerchiamo di formare dei soggetti attivi, per questo nel concorso abbiamo coinvolto tutte e 50 le classi della scuola, volevamo che il messaggio attraversasse tutte le fasce d’età». Il preside ha poi concluso sottolineando come «il tema della salute non può prescindere da quello della solidarietà».