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Omofobia, bocciato testo Pd.

La commissione Giustizia della Camera ha bocciato con 26 no e 17 sì il testo unificato sull'omofobia messo a punto dalla relatrice Anna Paola Concia, del Pd. si sono espressi contro Pdl, Lega e Responsabili, a favore il Pd, IdV e Fli.

"Il Popolo della libertà, col voto di oggi in Commissione, ha perso un'occasione", è la presa di distanza del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, dopo il voto in commissione Giustizia alla Camera.

"Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio", ricorda il ministro che sottolinea come si tratti di "una norma di stampo europeo".

"Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in Aula", annuncia allora la Carfagna.

 Dario Franceschini ha criticato la bocciatura della proposta di legge sull'omofobia in commissione Giustizia alla Camera. "L'atteggiamento della maggioranza sull'omofobia è veramente inaccettabile", ha detto il capogruppo Pd alla Camera rispondendo ai cronisti a Montecitorio: "C'è stata una marcia indietro incomprensibile".

"Penso che su questo argomento la politica non si dovrebbe dividere visto che le norme recepiscono indicazioni europee", ha sottolineato. "Le parole del ministro Carfagna, un atto di coraggio e di onestà intellettuale, dimostrano lo stato confusionale della maggioranza", ha aggiunto.

"Ora porteremo comunque il provvedimento in aula perché vogliamo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità e vedremo se avranno il coraggio di contraddirsi sui fiumi di parole spesi contro l'omofobia".

Durissimo il commento di Concia che nei giorni scorsi aveva scritto una lettera aperta ai deputati della maggioranza per chiedere che la legge venisse approvata dopo un lunghissimo iter in commissione. "Adesso l'Europa ci riderà dietro" ha detto Concia, la maggioranza "voleva un rinvio dell'esame" ma il testo "è depositato da sei mesi, possibile che non abbiano avuto il tempo di rifletterci? Hanno avuto un tempo infinito e non è servito a nulla nemmeno il monito di Napolitano". Il presidente della Repubblica ieri aveva lanciato un appello a "non sottovalutare i rischi che l'abitudine all'uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l'omofobia si radica".

"Non siamo pregiudizialmente contrari, ma questo testo fa acqua e non lo si può votare così. Le questioni pregiudiziali di incostituzionalità restano in piedi. Vero è che alcuni aspetti sono stati affrontati, ma altrettanto vero è che non sono stati risolti". Lo dichiara in una nota la deputata Udc Luisa Capitanio Santolini.

 Forti critiche anche dall'Arcigay che in una nota parla di una bocciatura "grave e irresponsabile" degna del "più arretrato e fondamentalista dei Paesi". "Attendiamo dal Parlamento, che probabilmente discuterà un provvedimento contro l'omofobia il 23 maggio prossimo, una spinta di orgoglio capace di eliminare da questo Paese la piaga dell'omofobia e della transfobia", scrive nella nota Arcigay.

 Il testo del Pd per il contrasto all'omofobia arriverà comunque in Aula lunedì prossimo come provvedimento in quota all'opposizione. A deciderlo la riunione dei capigruppo di Montecitorio.