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Obama: “Gheddafi se ne andrà ed altri dittatori cadranno”

Il futuro degli Usa è legato al Medio Oriente e a quello che sta succedendo nella regione nordafricana. Lo ha affermato Barack Obama nel suo atteso discorso rivolto al mondo arabo, in cui il presidente americano ricorda che "due leader sono stati spodestati e altri possono seguire".

Abbiamo chiesto a Fmi e Banca mondiale - ha annunciato l'inquilino della Casa Bianca - un piano di aiuti per Egitto e Tunisia che verrà presentato la settimana prossima al G8 di Deauville".

"Anche l'Opec - ha assicurato - aiuterà questa iniziativa" che, tra l'altro, prevede anche "fondi imprenditoriali di investimento nei due paesi". Egitto e Tunisia saranno inoltre aiutati a recuperare gli asset perduti. Gli eventi degli ultimi sei mesi, secondo Obama, "dimostrano che le strategie della repressione non funzionano e il cambiamento non può essere rifiutato".

Per questo il presidente americano ha esortato il governo e l'opposizione del Bahrein ad un "dialogo reale", ha invitato il presidente siriano Bashar Assad a fare le riforme promesse o a lasciare il potere, e ha previsto che Muammar Gheddafi "alla fine se ne andrà", perché "il tempo sta giocando contro di lui.

Ma, il presidente americano, che domani incontrerà alla casa Bianca il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha lanciato un monito a israeliani e palestinesi, esortandoli a basarsi sui confini stabiliti nel 1967.