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Dietrofront di Bossi: “Mai detto che Pisapia è matto”

"Non ho detto che è matto ma il suo progetto non è compatibile con una Milano decente". Umberto Bossi 'ritratta' le dichiarazioni della mattina nei confronti del candidato del centrosinistra a Milano ma ribadisce le 'accuse' nei suoi confronti. "Vuole costruire una zingaropoli - insiste - e la più grande moschea d'Europa. Sono cose incompatibili con Milano".

"I milanesi non daranno la città in mano agli estremisti di sinistra. La Lega si impegnerà. Non la lasciamo in mano ad un matto, Pisapia, che vuole riempirla di clandestini, moschee e vuole trasformarla in una zingaropoli. Non abbandoniamo Milano nelle mani di questa gente". Umberto Bossi apre ufficialmente la seconda fase della campagna elettorale milanese, quella che porta al ballottaggio Moratti-Pisapia. 

Conversando con i giornalisti davanti a Montecitorio, dopo aver incontrato Silvio Berlusconi, Bossi si è detto sicuro della vittoria di Letizia Moratti ai ballottaggi: "Vinceremo e Milano è una città che rinascerà".

Il nuovo progetto per il cambiamento sarà fatto "insieme a Berlusconi". E potrà essere fatto anche con i Responsabili? "E' quello che ho chiesto a Berlusconi: lui è convinto, ma andremo avanti a lavorarci". Così Umberto Bossi ha risposto ai giornalisti a Montecitorio.

Il nuovo progetto, spiega il leader della Lega, "non l'abbiamo ancora messo giù: dobbiamo trovarci e sistemarlo ma innanzitutto - precisa - non abbiamo le idee di Pisapia, non abbiamo i tipici progetti della sinistra". E sulla possibilità che il ministro dell'Economia Tremonti metta i soldi per nuovi progetti, si limita a dire: "Vediamo...".