Press "Enter" to skip to content

Consiglio Sardegna: DL 222/A parte I – Disposizioni nei vari settori d’intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013) (3)

Per Silvestro Ladu (Pdl) ha chiesto dal canto suo chiarimenti sullaccertamento delle entrate e e la riprogrammazione spesa. In concreto, ha sostenuto che le risorse liberate da programmazione comunitaria 2000-2006 saranno destinate dopo delibera della giunta regionale ad interventi ammissibili compresi nel quadro comunitario di sostegno. Ma, arrivando al punto, si è chiesto se non siano state già incamerate, almeno in larga parte, e inserite nel piano per il sud. Occorre poi sapere con chiarezza quante siano le risorse disponibili e perché debbano essere riprogrammate con altri assessorati e non dal consiglio regionale. Il suo pensiero, sullargomento, è che di questi problemi debbano occuparsi le commissioni di merito.

Non possiamo che riproporre il vero problema, ha esordito il capogruppo dellIdv Adriano Salis, e cioè che senza certezza delle risorse spettanti alla Sardegna saremo sempre costretti a mendicare poche migliaia di euro, su questo o quel capitolo, come per Abbanoa che continua ad essere una voragine senza fondo che brucia soldi in modo incompatibile con moderna azienda di sertvizi. Suggerisce poi alla giunta di adottare in tempi rapidi una iniziativa politica: visto che si parla di federalismo è ora di applicare lart. 9 dello statuto in modo da non delegare allo stato lindividuazione delle entrate per la Sardegna, ma gestirle direttamente la regione. Non è un argomento da collegato ma tema da inserire comunque nellagenda politica.

Lassessore al Bilancio Giorgio La Spisa ha spiegato che verranno liberate risorse, senza un impegno giuridicamente rilevante in essere, da far confluire in un unico capitolo per riprogrammarle e spenderle rapidamente, sempre con le finalità indicate dal Por e in maniera semplice e trasparente. Per quanto riguarda la quantificazione del tesoretto, lesponente della Giunta ha precisato che non si hanno ancora dati certi. Si stimano 450-470 milioni di euro. La Spisa ha citato che in Finanziaria 140 milioni erano stati recuperati e destinati alla nuova strada Sassari Olbia. La Spisa ha poi spiegato che, sugli accertamenti delle entrate, si cerca di dare un riferimento normativo e ha ribadito che occorre stabilire un meccanismo certo per non soggiacere a interpretazioni fazione della Ragioneria Generale dello Stato.

Silvestro Ladu (Pdl) ha proposto che, sulla riprogrammazione delle risorse liberate, si preveda un coinvolgimento delle commissioni consiliari per non concedere una delega in bianco alla Giunta.

Lassessore La Spisa si è dichiarato disponibile a fornire tutte le informazioni al Consiglio, ma ha ricordato che il coinvolgimento delle Commissioni non è previsto nella ordinaria programmazione delle risorse Por.

Il capogruppo di Sel Comunisti Indipendentistas, on. Luciano Uras, ha annunciato lastensione sul comma 1 (Accertamento delle entrate) e il voto contrario sulla parte restante dellart. 15 ter.

Il comma 1 è stato approvato con 39 sì, 16 no e 8 astenuti. Il resto dellarticolo ha ottenuto il via libera con 39 sì, 22 no e 2 astenuti.

LAula ha approvato lemendamento aggiuntivo 178, presentato dalla Giunta, che stanzia un milione per favorire, con forme stabili e strutturale, la cooperazione territoriale internazionale.

Si è poi aperta la discussione dellart. 15 quater (Autorizzazioni di spesa). Il capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas, on. Luciano Uras, ha annunciato lastensione sul comma 1 che stanzia 2,5 milioni per acquisire beni immobili di proprietà della Società Bonifiche Sarde (SBS). Spiegando di essere preoccupato per un intervento che non sarà risolutivo, Uras ha ricordato che non cè stata una buona gestione e che i lavoratori subiscono una situazione di incertezza per i ritardi nel pagamento degli stipendi: Sappiamo che prima o poi dovremo intervenire in modo coerente. Non è più consentito a nessuno sprecare denaro pubblico per esperimenti fallimentari. Ha poi annunciato il voto favorevole per il comma 3 che stanzia sei milioni per le Università di Cagliari e Sassari (sarebbe da incrementare) e quello contrario per il  comma 6 che prevede la spesa di 250.000 euro per la Sardegna Marathon 2011 ad Alghero: I soldi li dovremmo dare, invece, alla locale Facoltà di Architettura.

Gian Valerio Sanna, Pd, ha voluto sottolineare come proprio su questo articolo comincia limpostazione del Collegato alla Finanziaria e cioè la proliferazione di provvedimenti e interventi dispersivi  riguardo a materie che meriterebbero un ulteriore approfondimento. Lesponente dei Democratici sottolinea la propria posizione che si esplica nelle linee guida del documento: Se spenderemo questi soldi in mille cose inutili senza aver concluso nulla sul piano strutturale sarà il disastro. Tra i vari esempi a cui Sanna si è affidato cè quello del caso di Quirra: In Ogliastra il problema vuole essere affrontato risarcendo gli allevatori, ma è un tampone che non risolve nulla, che non agisce sulla situazione reale.  Per Sanna sarebbe necessario individuare pochi obiettivi strategici su cui concentrare le forze e assegnare risorse per pianificare luscita dellisola dalla crisi economica: Dobbiamo effettuare delle scelte e darci delle priorità.  La politica dellelargizione in cambio di voti non paga più.

Antonio Solinas, Pd, è invece intervenuto nel merito dellarticolo 15 quater ripercorrendo la situazione drammatica della Società Bonifiche Sarde: Oggi la Sbs è unazienda che non è in grado di funzionare. I fornitori non hanno più fiducia nellazienda. Il lavoro agricolo viene svolto non dai dipendenti ma viene esternalizzato.  Per Solinas la Sardegna non può e non deve rinunciare a unazienda come la Sbs che potrebbe, se sanata, produrre ricchezza per lOristanese e per tutta la Sardegna. Con questo provvedimento ha sottolineato Solinas nellannunciare il suo voto a favore - riusciamo a mettere una pezza ma certamente dobbiamo decidere quale futuro dare a questa azienda. Solinas ha concluso rivolgendo alla giunta regionale linvito a sollecitare lagenzia Laore a predisporre un bando che sia accessibile alle aziende sarde per dare una prospettiva a unazienda importante per lisola come la Sbs.

Roberto Capelli, del Gruppo Misto, nel riprendere  la linea del suo precedente intervento ha  ribadito linutilità di interventi come quelli previsti nel documento senza una linea che li guidi: Gli emendamenti sono stati preparati prima delle elezioni e proprio per questo raccolgono la proposta politica funzionale alle elezioni e alle promesse fatte. Ed è questo il significato politico di questa legge. Capelli ha definito svilente e deprimente la discussione su questi emendamenti e questa legge. A proposito del comma 7 (finanziamento del Sisar), preso ad esempio, Capelli ha parlato di un assalto alle casse pubbliche che si traduce in un affronto allUniversità, agli operai di Portovesme e della Vinyls, al welfare alle piccole e medie imprese, un affronto allisola.  Utilizzando toni forti Capelli, nellannunciare il proprio voto contrario, ha affermato che in questi interventi non esistono interessi generali da tutelare e garantire, ma si legittimano palesi ruberie.

Francesca Barracciu (Pd) si è detta daccordo col collega di gruppo On. Gianvalerio Sanna che ha proposto una sospensione dei lavori, per approfondire alcuni contenuti dellart. 15 quater. Lapprofondimento serve, a suo avviso, per eliminare interventi a pioggia che tendono a soddisfare interessi particolari e non generali, un po in tutti i settori, come già successo nelle precedenti finanziarie e collegati. Sono provvedimenti distanti mille miglia dalle esigenze dei cittadini. Non per questo, ha precisato, non vogliamo buttare via il bambino con lacqua sporca. Sollecitiamo però un quadro forte di riferimento, un disegno complessivo, una visione dinsieme. Invece si tappano buchi, perché la giunta ha fatto in questi anni troppe promesse che ora non può rispettare.

Manca insomma una logica nella programmazione economica, ed anche nella politica, come dimostrato dai tanti avvicendamenti nellesecutivo. Lo stesso collegato, con le sue innumerevoli riscritture, dimostra anche la navigazione a vista della stessa maggioranza. Ma così si continuano a fare danni gravi alla Sardegna.

Tutto ciò, ha concluso, è stato già duramente sanzionato dai cittadini, nelle elezioni amministrative, che sono state una bella sferzata di vento. Eauspicabile che sia seguito da un benefico tsunami che veda protagonista le forze di opposizione e le migliori energie del consiglio regionale.

Mi associo in modo convinto a quanto sostenuto dai colleghi del mio gruppo, ha sottolineato lOn. Tarcicio Agus (Pd). Nella marea di commi inseriti nel collegato-ha aggiunto- si vede tuttal più la volontà di tappare qualche buco ripetendo però molti errori del passato, soprattutto in tema di lavoro e lotta alla disoccupazione. Lo stesso stanziamento a favore delle università sarde, condivisibile sul piano generale, è privo di un disegno leggibile e convincente in materia di istruzione e formazione. Anche in materia di cultura, ha aggiunto lOn. Agus, non si vedono precise priorità, e non si comprende perchè il consiglio debba essere marginalizzato, assegnando alla giunta deleghe in bianco.

Il nostro compito, ha concluso, è privilegiare problematiche più generali che vanno davvero incontro alla vere esigenze della Sardegna. Dobbiamo imparare a dire No e ad abbandonare per sempre gli interessi di bottega e gli interventi tampone, lavorando in modo finalmente organico.

Carlo Sechi (Sel-Comunisti-Indipendentistas) ha manifestato la consapevolezza della difficile situazione che viviamo e della scarsa disponibilità di risorse. Ma proprio in questi momenti siamo obbligati a fare scelte chiare. E il centro destra ha il dovere di assumersi le sue responsabilità: ha promesso tanto, forse troppo, ed ora deve operare tenendo i piedi per terra.

Molti nodi stanno arrivando al pettine, ha proseguito Sechi, citando i casi di tante cattive gestioni, come Abbanoa e Sbs. Quanto alluniversità, ha proseguito, sappiamo che è in crisi, perché colpita pesantemente dai tagli dello stato, e servirebbero molte risorse che non ci sono. Tuttavia, fra i contesti meritevoli di grande attenzione (e non parlo perché sono di Alghero, ha sottolineato lOn. Sechi) emerge senza dubbio la facoltà di architettura di Alghero, che è una grande risorsa della Sardegna, individuata a livello nazionale come eccellenza, sulla quale il territorio si sta impegnando molto e anche la regione deve fare altrettanto. Dobbiamo vincolare lUniversità di Sassari al sostegno alla facoltà di architettura di Alghero, seguendo il percorso positivo già seguito a proposito della facoltà di veterinaria.

Il vicepresidente del Consiglio Giuseppe Luigi Cucca ha dato la parola allon. Franco Cuccureddu (Misto) che ha chiesto la presenza in Aula della presidente, on. Claudia Lombardo per avere dei chiarimenti sui meccanismi di gestione dei lavori. Cuccureddu ha definito una censura laver precedentemente tolto la parola al consigliere Pdl Ladu, mentre sono stati consentiti cinque interventi relativi ad articoli del Collegato non ancora in discussione. Appellandosi al rispetto di regole uguali per tutti, ha poi detto che lart. 15 quater contiene interventi non strategici per il futuro della Sardegna, ma anche questioni molto importanti. In particolare la richiesta di almeno 400.000 euro per integrare il fondo anti-usura che rappresenta lultima ancora di salvataggio per chi è respinto dal sistema bancario, un tema ancora di più attuale dopo la protesta delle partite Iva.

Cuccureddu ha invitato la Giunta a garantire la copertura finanziaria e ha contestato linsieme delle società pubbliche come Abbanoa e il sistema sanitario perché non pagano i creditori. Lesponente del gruppo Misto ha difeso la richiesta di contributi per la Facoltà di Architettura di Alghero, una eccellenza in campo internazionale, e ha suggerito un maggiore controllo sulla spesa delle Università isolane. Infine, ha sollecitato il trasferimento di risorse e competenze sul controllo della radioattività, ad esempio a Quirra, allIstituto Zooprofilattico Sardo.

La presidente dellAssemblea, Claudia Lombardo, è intervenuta per replicare alle dichiarazioni del consigliere Cuccureddu e chiarire che la conduzione dellAula è imparziale e senza favoritismi per alcuno. Ha aggiunto che aveva tolto la parola al consigliere Ladu perché stava intervenendo su una questione già chiusa in quanto il Consiglio si era già espresso.

Il capogruppo Idv, Adriano Salis, si è chiesto se lAula possa avere il coraggio di sottrarsi alla tentazione di presentare emendamenti legati a determinate situazioni territoriali: Dobbiamo riflettere su come orientare le spesa delle risorse che non sono sufficienti. Lesponente dellItalia dei Valori ha citato le voragini di debiti di Abbanoa e della Sbs e ha detto che non è giusto che ci siano amministratori (che non rispondono di quello che fanno) di società bollite e di attività che vengono continuamente alimentate dal Bilancio regionale. Salis ha fatto riferimento alla campagna per le amministrative contestando lintesa firmata dal presidente della Giunta Ugo Cappellacci per il Comune di Cagliari: Avrebbe fatto meglio a non dare dimostrazione di elettoralismo spicciolo.

Il capogruppo Pdl, on. Mario Diana, si è dichiarato stupito della grande superficialità mostrata da molti consiglieri nella lettura dellarticolo sotto esame sottolineando lassenza delle denunciate marchette. Citando i contributi per lalta formazione, per la giustizia minorile, per laffido dei detenuti, per il sostegno agli atenei sardi (pur augurandosi una vigilanza sulle spese soprattutto dei Consorzi universitari), si è soffermato sulla situazione della Società Bonifiche Sarde: Credo che al termine del Collegato sia opportuno fare un ordine del giorno per dare degli indirizzi ben precisi su cosa fare. Quel patrimonio agricolo deve andare a tutto il sistema Arborea. Lon. Diana si è dichiarato preoccupato per lattuale abbandono dei terreni, per 2500 capi in stalla che stanno morendo, per gli impianti idrici e i macchinari che non funzionano. Infine, sulla copertura dei passivi di Abbanoa ha espresso disaccordo sullemendamento presentato dalla Giunta pur ritenendo necessario trovare una soluzione alla situazione debitoria.

Giampaolo Diana, vice capogruppo del Pd, ha ripreso la parola rivolgendo un appello alla giunta e a tutte le forze politiche del Consiglio regionale. Per Diana i 15 milioni di euro che racchiudono tutti gli interventi di cui si è discusso in precedenza potrebbero essere utilizzati in maniera diversa. Non discuto sul merito degli emendamenti proposti e degli interventi, ma credo che sia il caso di fermarci un attimo, ragionare tutti insieme per individuare alcune linee di intervento che potrebbero dare uniniezione alleconomia dellisola, ha specificato lesponente dei Democratici. Se si ha il coraggio di fare una scelta coinvolgendo la responsabilità di tutti e non soltanto gli interessi particolari forse riusciremmo a fare qualcosa di buono, ha proseguito Diana. Il vice capogruppo ha proposto un tavolo tra maggioranza, opposizione e giunta per verificare, se ci sono le condizioni, con unassunzione di responsabilità collettiva, per spendere meglio questi 15 milioni di euro.

Lassessore alla Programmazione Giorgio La Spisa nella sua replica agli interventi in Aula ha chiarito la situazione finanziaria della Regione: Ancora non credo sia ben chiaro su cosa siamo seduti, quale sia la reale consistenza della finanza regionale, i rischi di un rapporto con lo Stato non ancora definito e la nostra responsabilità sul flusso delle risorse che abbiamo contabilizzato nel bilancio regionale. 

Viaggiamo su un flusso finanziario che soffre il passivo precedente ha spiegato La Spisa tracciando un quadro delle finanze della regione e che è messa a rischio dal patto di stabilità. Se non siamo oculati lo gestiamo. Più incrementiamo le risorse senza sanare le perdite più le risorse non andranno a destinazione. Riferendosi allemendamento relativo ai 50 milioni necessari per Abbanoa lassessore ha spiegato come sia un emendamento provocatorio: Non possiamo permettere che la Regione sia soltanto un ufficiale pagatore, la responsabilità della spesa non può essere solo in capo a chi mette le risorse.

Al termine dellintervento dellassessore Giorgio La Spisa la presidente Claudia Lombardo ha chiuso i lavori e aggiornato la seduta a martedì 31 maggio alle ore 16.