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Bossi: “La Lega non andrà a fondo col Pdl”

Dopo giorni, Umberto Bossi rompe la consegna del silenzio e commenta il voto milanese. Infatti, in prima persona recita un 'mea culpa' ma anche una analisi delle responsabilità del Popolo delle Libertà ed una risposta all'opposizione che - dice - è meglio che "non si faccia illusioni" se pensa che una sconfitta a Milano abbia conseguenze sulla tenuta del governo. Al primo turno "abbiamo perso", ammette il leader dei lumbard al suo arrivo a Roma. E il perché lo spiega subito: "Abbiamo sbagliato campagna elettorale".

Ovvio il riferimento ad alcune scelte di Letizia Moratti ma anche alla decisione da parte di Silvio Berlusconi di "volerci mettere la faccia", come lo stesso Bossi disse qualche settimana fa, e trasformare il voto amministrativo in un referendum politico sul premier. Il senatur però usa il plurale quando afferma "abbiamo perso", come a dire che anche nella Lega qualcosa non ha funzionato.

Segno che qualche malumore del Pdl ha un minimo di fondatezza anche se loro restano le responsabilità maggiori. Il concetto lo chiarisce immediatamente: "Di certo non ci faremo trascinare a fondo", dice il leader dei lumbard a chi gli chiede se la Lega abbia intenzione di mollare gli alleati in caso di sconfitta a Milano.

Si tratta evidentemente di un avviso al Popolo della Libertà, ma in questo modo Bossi sembra voler rassicurare quella parte della base leghista che su Radio Padania non lesina critiche all'alleanza con Silvio Berlusconi. "Comunque non perderemo al ballottaggio", aggiunge Bossi. Insomma, meglio concentrarsi sul voto.

Dell'ipotesi di una sconfitta per il momento il "capo" non ne vuole sentir parlare: "Non perdiamo - spiega - aspetteremo per vedere cosa succede". Ora, è il ragionamento di Bossi, tutti devono lavorare al 'miracolo a Milano'. Il senatur, in passato, ha giocato spesso sulle divisioni interne nel partito per mettere in atto le sue strategie politiche nei rapporti con gli alleati ma stavolta vuole che tutti si ricompattino per il rush finale meneghino.

 

In caso di vittoria, infatti, sarà un successo leghista; se la Moratti dovesse perdere la causa principale resta la gestione della campagna elettorale da parte del Pdl. Intanto, Matteo Salvini, quasi certamente vicesindaco nel caso la Moratti dovesse vincere, sta battendo a tappeto tutte le trasmissioni tv per rilanciare le ambizioni di vittoria del centrodestra: l'obiettivo è portare al voto quel 30% di elettori che al primo turno è rimasto a casa.

Secondo altri, inoltre, a Salvini viene anche imputato scarso impegno a favore della Moratti nelle settimane scorse. Anzi, nel Pdl non manca chi lo accusa di aver fatto campagna contro la candidata del Pdl. Sarebbe anche questa una delle cause del gelo tra Bossi e Berlusconi che però potrebbero avere un chiarimento decisivo già domani: i due, infatti, avrebbero fissato un incontro per domani in coda al Consiglio dei Ministri.