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Crack Ila – Arrestati i vertici aziendali.

In merito al crack Ila, le fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari e di Milano, questa mattina, come disposto dal Gip del Tribunale di Cagliari, hanno eseguito degli ordini di custodia cautelare nei confronti degli amministratori ed il sequestro di tutti i beni mobili e immobili appartenenti agli indagati per un controvalore di circa sei milioni di euro.

L'accusa è di bancarotta fraudolenta, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, emissione e utilizzo di fatture false, falso in bilancio e altri plurimi reati di falso. In manette Andrea Binettie Rober Carboni Rober che si trovano ora in carcere, mentre Gambacorta Stefania è stata ristretta presso il proprio domicilio. Sei inoltre gli altri indagati.

Le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cagliari Dott. Giangiacomo Pilia, erano iniziate con il sequestro di una notevole mole di documentazione amministrativo-contabile presso la ILA e presso la Provincia di Carbonia-Iglesias, incaricata della gestione dei fondi rivenienti dal contratto d'area del Sulcis Iglesiente. All'azienda era stato concesso un contributo pubblico di oltre 22 milioni di euro per la realizzazione di un "nuovo impianto convenzionale per la produzione di laminati in alluminio preverniciati per l'edilizia e in foglio sottile per imballaggi domestici", presso la zona industriale di Portovesme. Tuttavia, attraverso ingegnose manovre di bilancio, la ILA era stata mantenuta artificialmente in vita al solo scopo di drenare sistematicamente finanziamenti pubblici.

A dare una spinta alle indagini l'operazione "Evil Steel", che recentemente ha svelato il funzionamento dell'intero sistema di frode, permettendo di recuperare l'ingente ammontare di contributi pubblici inutilmente erogati. Il G.I.P. del Tribunale di Cagliari non ha esitato a definire il comportamento degli amministratori dell'azienda "una condotta assolutamente amorale, predatoria, priva di qualsiasi dignità imprenditoriale che ha droga l'economia di un'area già depressa".