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Bersani: abbiamo vinto noi, hanno perso loro

Con modestia ieri, nel tardo pomeriggio, il leader del Partito Democratico, ha affermato di aver vinto. Infatti è stato così. Il suo moderatismo ha vinto. Ma più di tutto con un solo colpo ha zittito chi nel suo partito (come l'astioso Veltroni) voleva metterlo sotto processo. Gli è andata male. La sua linea si è dimostrata vincente. E questa linea ha sfondato in quasi tutte le grandi città. Ma anche in quelle piccole. Il Pd ed il centro sinistra in generale conquista tantissimi comuni e negli altri va al ballottaggio. Solo a Napoli, una delle grandi città-scommessa del premier (ormai bollito), il candidato della destra (chiamare moderata con la presenza di Berlusconi è un'offesa ai veri moderati), è in vantaggio grazie alle separazioni del centro sinistra. Ma al ballottaggio, unendo le forze avranno senza dubbio la meglio, anche se in quel posto i voti sono in vendita e le manovre nelle sedi elettorali sono frequenti perché probabilmente controllate dalla malavita locale che dirige il voto solo verso chi gli è attiguo. E certamente non è e non sarà De Magistris.

Quindi ieri, Bersani, durante la conferenza stampa ha detto: "I dati che ci arrivano segnalano significativamente che vinciamo noi e perdono loro. C'è un'inversione di tendenza un po' ovunque con un vento del nord
contro il globo Pdl-Lega. La sfida lanciata da Berlusconi si è rivelata un boomerang". Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in conferenza stampa nella sede del partito.

Pier Luigi Bersani conta su un buon risultato del centrosinistra anche ai ballottaggi. "Sono convinto che questa prima fase si confermerà con un risultato molto rilevante nei ballottaggi", ha detto il segretario del Pd commentando i dati alla sede del partito.

"Ci saranno molti ballottaggi, ma partiamo da posizioni che ci consentono di confermare e rafforzare i risultati di oggi", ha assicurato. "Siamo molto soddisfatti, molto soddisfatti", ha ripetuto, "continueremo a lavorare e investire sul futuro politico del Paese".

Pier Luigi Bersani rivolge "un messaggio molto chiaro" ai 'grillini': "Non si può stare nell'infanzia per sempre, se si diventa soggetto politico bisogna decidere". Il segretario del Pd commenta così i risultati ottenuti dal Movimento 5 stelle alle elezioni amministrative.

"Il messaggio che voglio rivolgere a questo movimento di opinione è che noi possiamo migliorarci ma non siamo uguali agli altri", ha concluso.