Il coordinatore del partito di Silvio Berlusconi non nasconde lo stupore per le prime proiezioni e in particolare per il vantaggio, nel capoluogo lombardo, del candidato di centrosinistra Giuliano Pisapia sul sindaco uscente del Pdl Letizia Moratti. «A Milano - ammette Verdini - ci aspettavamo un ballottaggio, ma con un margine maggiore, la sorpresa è il testa a testa o il vantaggio loro». Silvio Berlusconi commenterà solo lunedì, fa sapere il sottosegretario e portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, raggiunto al telefono ad Arcore, dove si trova anche il Cavaliere. Facce scure nel fortino della Lega, a Milano.
Umberto Bossi invece si è chiuso nel suo ufficio di via Bellerio, in attesa dei dati definitivi delle amministrative. Chi è con lui lo descrive come «scontento, stupito e irritato» per l'esito soprattutto del voto a Milano. Il leader del Carroccio è chiuso nel suo ufficio e continua a fumare il sigaro e a parlare con i suoi fedelissimi. Nessun dirigente leghista è sceso in sala stampa per commentare i primi risultati sulle amministrative.
Secondo fonti vicine al Senatùr, Bossi potrebbe essere addirittura pentito per non aver proposto nel capoluogo lombardo un candidato del Carroccio come ha fatto per altri centri lombardi. «Se qualcuno infatti diceva che il Pdl vinceva anche grazie alla Lega - ha commentato l'anonimo leghista - oggi possiamo dire che la Lega con il Pdl perde. Dove infatti ci siamo presentati da soli, come ad esempio a Gallarate e a Rho, andiamo sicuramente al ballottaggio. Poteva succedere anche a Milano».
In vista dei ballottaggi, i riflettori adesso sono puntati sul Terzo Polo, destinato a fare da ago della bilancia tra il centrosinistra e il centrodestra. La scelta di Fli, Udc e Api potrebbe essere quella del «voto libero», stando almeno a quanto emerso dall'incontro tra Fini, Rutelli e Casini. «Sconti non ne facciamo a nessuno» ha detto il numero uno dei centristi spiegando che «nel Terzo Polo la sintonia è totale». In realtà, in queste ultime ore si susseguono indiscrezioni su un uno scontro tra le «colombe» e i «falchi» di Fli. L'ala moderata capitanata da Adolfo Urso da tempo ha fatto sapere che mai avrebbe dato sostegno ad un candidato della sinistra. Adesso, alla luce dei primi dati , ribadisce che è «normale» per il Terzo Polo la «convergenza sui candidati del centrodestra». Di segno diverso la posizione dei «falchi» futuristi. Per la maggioranza dei finiani guidata da Italo Bocchino, il voto di Milano sancisce la «fine del berlusconismo».
«È evidente che siamo distinti e distanti da Pisapia e dalla Moratti - ha detto il numero due di Fli - Non dobbiamo scegliere con chi fare l'alleanza ma per cosa farla - ha spiegato . Non siamo interessati ad alleanze politiche, non alle formule ma non è che possiamo fare la ruota di scorta di un berlusconismo che ci sembrava già in difficoltà». Quelle di Urso e Ronchi sono per Bopcchino «posizioni personali»: «Noi decideremo negli organi di partito e insieme alla coalizione» ha aggiunto il numero due di Fli.