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La comunità di Stintino saluta l’arcivescovo di

Si è conclusa sabato sera con la santa messa celebrata nella chiesa parrocchiale la visita pastorale dell'arcivescovo di Sassari, padre Paolo Atzei. L'alto prelato ha voluto salutare la comunità con una riflessione attraverso la quale ha fatto una sintesi delle giornate trascorse con gli stintinesi.

Sette giorni che hanno preso il via l’8 maggio con l’incontro nella chiesa parrocchiale e la celebrazione delle cresime per 10 ragazzi del paese. «La comunità di Stintino non deve sentirsi sola ma parte della chiesa diocesana - ha detto nell'omelia durante la celebrazione della messa -. La vostra è una comunità in crescita e lo si nota da diversi segnali».

«C'è dialettica di confronto, c'è entusiasmo per investire nel potenziale umano. E ancora c'è fervore nelle opre pubbliche. Quindi - ha proseguito padre Paolo Atzei - c'è sempre una migliore scolarizzazione. Si sta provvedendo con decreto a favorire le giovani coppie di sposi per l'acquisto della casa e vi è una apertura del territorio, anche verso il parco dell'Asinara».

Quindi un passaggio sull'iniziativa del Natale:«Come non apprezzare - ha detto l'arcivescovo - l'idea di far diventare Stintino la Betlemme d'Europa con il presepe a misura d'uomo».

Padre Paolo poi si è soffermato a tracciare alcuni punti sulla storia di Stintino e ha messo in evidenza l'importanza della Confraternita della Beata Vergine della difesa, «formata da un gruppo di uomini che non hanno paura di mostrarsi cristiani». E proprio alla vergine della difesa che padre Atzei ha voluto affidare l'intera comunità.

Dopo i ringraziamenti del sindaco Antonio Diana che ha voluto sottolineare come «la visita dell'arcivescovo abbia riempito il cuore degli stintinesi», la comunità ha voluto salutare padre Paolo Atzei con un rinfresco nella sede della Confraternita.

Il pomeriggio dell'arcivescovo è cominciato con l'incontro all'Ufficio turistico di Via Sassari, dove l'assessore al Turismo Angelo Schiaffino e il presidente della Pro loco Antonio Scano hanno illustrato l'attività svolta.

Quindi l'alto prelato ha incontrato i dirigenti della squadra di calcio di Stintino, quelli del tennis e dei canottieri assieme ai giovani atleti che svolgono le diverse attività sportive. Un'occasione per ricordare che «lo sport è uno strumento per far star bene la testa e che la partita della vita è quella più difficile. Non dimenticate mai che in un mondo che enfatizza le cose effimere, noi dobbiamo stare con i piedi per terra, perché è l'unico modo per guadagnarsi la vita», ha concluso padre Atzei.

Dai dirigenti sportivi ha ascoltato con attenzione le attività svolte e ha incoraggiato i giovani a proseguire negli impegni. Dalla squadra di calcio “As Stintino” poi è arrivato un omaggio speciale, la maglietta numero 20 con il nome dell'arcivescovo. Red