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Equitalia – Salis (Idv): “Preoccupazione per una situazione sociale ormai al limite della rivolta”.

Adriano Salis, capogruppo di Idv in Consiglio regionale, in merito alla manifestazione svoltasi quest'oggi a Cagliari sulla vertenza Equitalia, ha dichirato: "Ho partecipato alla manifestazione organizzata dal Movimento Artigiani e Commercianti del Sulcis e ne ho ricavato ulteriori elementi di preoccupazione per una situazione sociale ormai al limite della rivolta".

"Aspettiamo i provvedimenti della Giunta regionale, annunciati dal presidente Cappellacci, con la speranza che essi siano segnati dalla necessaria fermezza e indignazione nei confronti del governo nazionale – ha continuato Salis - La richiesta dello stato di crisi straordinaria per la Sardegna è elemento indispensabile per poter bloccare i procedimenti avviati da Equitalia e le altre centinaia in fase di notifica. Berlusconi e Tremonti devono intervenire per impedire che la famelica attività della società di riscossione da loro inventata possa continuare a ridurre sul lastrico centinaia di famiglie e di piccole e medie imprese".

"Per quel che ci riguarda chiederemo la discussione immediata in Consiglio regionale della mozione n. 128 "sulla necessità di fronteggiare la situazione di emergenza determinata dall’attività di riscossione della Equitalia S.p.A." presentata dal nostro gruppo il 20 Aprile u.s. Faremo tesoro dell’esperienza fatta nel 2010 sulla vicenda della L.R. 44/88 con le decine di pignoramenti attivati anche allora nei confronti delle aziende agro-pastorali sarde – conclude Salis. Vicenda che purtroppo non è stata risolta e che ancora si trascina drammaticamente nonostante le rassicurazioni di Cappellacci e dell’allora assessore Prato".

"Anche allora la giunta regionale deliberò lo stesso di crisi del settore. Salvo essere presi a schiaffi dal governo nazionale e dall’allora ministro leghista dell’Agricoltura che utilizzò la delibera della giunta regionale della Sardegna nello stesso modo con cui a Bossi piace utilizzare il tricolore. Non è più tempo di promesse e di trucchi pre-elettorali. Ora è necessario mettere sul tavolo idee e proposte concrete e risolutive. Chiameremo la giunta Cappellacci alle proprie responsabilità, di fronte ai sardi e nel Parlamento dei sardi". Red.