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Polizia penitenziaria: Ministero Giustizia non risarcisce agenti Buoncammino, la parola nuovamente al tar Lazio

E’ attesa per il 7 giugno prossimo la decisione del Tar Lazio chiamato a pronunciarsi sull’inadempienza del Ministero di Giustizia nei confronti dei 57 agenti del corpo di polizia penitenziaria in servizio nel carcere cagliaritano di Buoncammino.

Esattamente un anno fa, con una sentenza rivoluzionaria, i ricorrenti ottennero dai giudici amministrativi  il riconoscimento di indennità sostitutive per le oltre 10.000 giornate di ferie maturate complessivamente dal 2006 in poi e non godute, condannando l’amministrazione penitenziaria al risarcimento dei periodi di riposo non fruiti per le croniche carenze d’organico dell’istituto di pena del capoluogo. Tra poco meno di un mese, dunque, i magistrati del Tar torneranno sulla vicenda e qualora non assegnassero un termine perentorio al Ministero per provvedere al pagamento delle somme, potrebbero addirittura nominare un commissario ad acta per ottemperare a quanto sentenziato lo scorso anno.

“Di fronte all’inerzia del Ministero – ha affermato Nicola Sundas, assistente capo nel penitenziario di Buoncammino – siamo stati costretti a rivolgerci nuovamente ai giudici del Tar per chiedere giustizia di una decisione già presa un anno fa. Le ferie costituiscono un diritto irrinunciabile del lavoratore che, se impossibilitato a goderne per specifiche esigenze dell’ente datore di lavoro, va ristorato con un compenso sostitutivo”. Red-com