Un ordine ai telegiornali di "immediato riequilibrio" tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione, con l'impegno a dedicare agli esponenti del esecutivo un tempo "riferito solo alla loro funzione governativa, nella misura strettamente indispensabile per assicurare la completezza e l'imparzialità dell'informazione", in particolare "per il presidente del Consiglio", che è anche capolista a Milano.
Sono alcune delle decisioni adottate oggi dall'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni, che ha esaminato gli esposti presentati e i dati del monitoraggio sul pluralismo politico relativi alla penultima settimana di campagna elettorale (1-7 maggio).
"Dai dati - spiega l'Agcom in una nota - si rileva che i telegiornali presentano ancora qualche squilibrio nel tempo di parola (criterio prevalente di valutazione ) e nel tempo di notizia. Pertanto l'Autorità, in considerazione dell'imminenza del voto, ha impartito un preciso ordine di immediato riequilibrio nel senso che tutte le edizioni dei telegiornali, comprese quelle principali, nelle ultime tre giornate di campagna elettorale (11, 12 e 13 maggio) devono realizzare il completo equilibrio tra le forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione, sia nel tempo di parola che in quello di notizia, recuperando gli squilibri verificatisi nelle settimane precedenti".
L'Autorità "ricorda che - ai sensi dell'art. 1 della legge n. 515/93 - a tutti i candidati, qualunque sia il ruolo istituzionale rivestito, non puo' essere dedicato un uso ingiustificato di riprese con presenza diretta e che, fino alla chiusura delle operazioni di voto, la loro presenza è ammessa solo nelle trasmissioni informative ricondotte sotto testata giornalistica". "Il tempo dedicato agli esponenti del Governo - precisa ancora l'organismo di garanzia - deve essere riferito solo alla loro funzione governativa, nella misura strettamente indispensabile per assicurare la completezza e l'imparzialità dell'informazione.
Ciò vale, in particolare, per il presidente del Consiglio, il quale è anche capolista nelle elezioni comunali a Milano". "In via eccezionale e straordinaria, gli ordini impartiti saranno attentamente verificati dall'Autorità attraverso un monitoraggio giornaliero", sottolinea la nota.
"In caso di inottemperanza dell'ordine, tenuto conto dei richiami già rivolti, saranno applicate, senza ulteriore preavviso, le sanzioni pecuniarie previste dalla legge, e inoltre le testate dovranno pubblicare un avviso recante l'informazione sull'avvenuta violazione e sulla conseguente sanzione". Un "richiamo al rigoroso rispetto dei principi del pluralismo" è stato rivolto anche "dal Corecom della Lombardia alle emittenti locali e ai tg regionali della Rai".
A quanto si apprende, le decisioni sono state adottate oggi a maggioranza in commissione Servizi e Prodotti: hanno votato a favore il presidente Corrado Calabro' e i commissari Michele Lauria, Gianluigi Magri e Sebastiano Sortino, contrario il commissario Antonio Martusciello.
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha comminato una sanzione da 100.000 euro al Tg1, "per l'inadeguata osservanza dell'ordine e dei richiami rivoltigli in precedenza" in materia di par condicio. Lo rende noto la stessa Agcom, che oggi ha esaminato gli esposti presentati e i dati del monitoraggio sul pluralismo politico relativi alla penultima settimana di campagna elettorale (1-7 maggio).
A seguito degli esposti presentati dall'Udc, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha invitato Sky "a rispettare, nei confronti tra candidati sindaci e nella rappresentanza delle forze politiche, il principio di effettiva parita' di trattamento e di pari opportunità di ascolto e visibilità". E' una delle decisioni adottate oggi dall'Agcom, che ha ha esaminato gli esposti presentati e i dati del monitoraggio sul pluralismo politico relativi alla penultima settimana di campagna elettorale (1-7 maggio).