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“La microfinanza come nuovo strumento di welfare”

Con la firma della convenzione tra il Comune di Cagliari, di Quartu Sant'Elena e il Comitato nazionale permanente per il microcredito ha preso ufficialmente il via la Rete nazionale per il microcredito tra i Comuni italiani.

Questa mattina al teatro Massimo di Cagliari, durante un affollato convegno a cui erano presenti circa 400 persone (di cui ottanta in rappresentanza dei Comuni e altri enti locali), è stato infatti dato il via al progetto di sperimentazione che interessa tutta l'area vasta cagliaritana. Un piano che intende realizzare progetti di microfinanza sul territorio grazie al supporto della rete: ovvero un collegamento dove gli enti locali si aiutano a vicenda nel fornire credito e servizi ai cittadini. Sarà concesso un finanziamento che varia dai 5 mila ai 25 mila euro a chi è interessato ad attivare micro attività economiche che hanno le caratteristiche della sostenibilità in settori quali il turismo, il commercio e le energie rinnovabili. Questo grazie alla costituzione di un fondo di garanzia e sviluppo, di cui il 75% sarà destinato alla garanzia dei progetti di microcredito, mentre il 25% servirà per le attività a sostegno dei neo imprenditori come orientamento, formazione e tutoraggio.

Destinatari saranno tutti quei soggetti “non bancabili” ovvero esclusi dai canali ordinari del credito perché non possiedono alcuna garanzia reale per accedere a un finanziamento. «Il nostro obiettivo principale è quello di creare nuovi posti di lavoro sul territorio», ha spiegato l'assessore alla Programmazione del Comune di Cagliari, Antonello Melis, «e secondo le nostre stime avremo con questo nuovo progetto dai 60 ai 100 nuovi occupati». Importante è anche la copertura del 100% dell'investimento «visto che una delle criticità dei precedenti progetti di finanziamento attivati è stata proprio la difficoltà di molti soggetti a garantire le quote di co-finanziamento iniziale», ha concluso Melis. Il piano è quello di «unire le forze tra tutte le istituzioni coinvolte per fare un gioco di squadra», ha invece spiegato il presidente del Comitato nazionale permanente per il Microcredito, Mario Baccini, «con lo scopo di dare credito a chi altrimenti non potrebbe averlo, insegnare con la formazione a fare impresa a chi non lo sa fare e soprattutto seguire le nuove attività affinché il prestito dato venga poi restituito». La Sardegna, secondo Baccini, rientra tra quelle Regioni virtuose che vogliono investire in questo settore. Il progetto dell'area vasta è il secondo che il Comune di Cagliari porta avanti e si accompagna a quanto la Regione sta già mettendo in campo. Durante il convegno, l'assessore regionale al Lavoro Franco Manca ha infatti assicurato che a breve partirà la seconda fase del progetto di microcredito e sarà presentato un fondo di garanzia etica, con l'obiettivo di sostenere le famiglie.

Al progetto possono già partecipare anche gli altri enti locali, e stamattina, sono stati diciassette i rappresentanti dei Comuni (non solo della Sardegna) ad aver già firmato il protocollo di intesa per aderire al progetto. Numerosissime sono state anche le manifestazioni di interesse arrivate da altri Comuni, ma anche da Province e Regioni italiane che intendono favorire i progetti di aggregazione in vista della formazione di nuove Reti dei Comuni. Red-com