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Immigrazione – Morti a un passo dallo sbarco a Lampedusa

Tre corpi senza vita sono stati recuperati dalla Guardia costiera sotto il barcone che si era incagliato all'alba di ieri sugli scogli nei pressi del porto di Lampedusa. Salvate, invece, 527 persone.

Queste ultime lasceranno l'isola nelle prossime ore sulla nave traghetto 'Excelsior'. Sono complessivamente 1.097 i migranti ancora sull'isola, tra cui un centinaio di tunisini che attendono di essere rimpatriati.

La Nato ha avviato un'indagine su una possibile omissione di soccorso da parte di unità militari europee e dell'Alleanza Atlantica a un barcone di migranti partito dalla Libia. Secondo la denuncia dei pochi sopravvissuti, in mancato intervento causò la morte di decine di migranti a bordo, tra cui donne e bambini.
I riflettori sull'episodio, peraltro già noto in Italia, li ha riaccesi il quotidiano inglese Guardian.

"Stiamo tentando di verificare la notizia", ha assicurato una portavoce dell'Alleanza, spiegando che si sta cercando di capire quali unità navali si trovassero nella zona a fine marzo. Il barcone con 72 migranti a bordo, tra cui donne, bambini piccoli e rifugiati politici, era partito da Tripoli il 25 marzo diretto verso Lampedusa ma dopo 18 ore di navigazione cominciò ad avere problemi e a perdere carburante.

I superstiti hanno raccontato che il barcone non ricevette soccorsi nonostante fosse stato avvicinato da un elicottero militare, di cui non e' stata accertata la nazionalita', e fosse transitato poco distante da una portaerei della Nato. Quest'ultima, secondo la ricostruzione del Guardian, sarebbe stata la francese 'Charles de Gaulle'.

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