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Giornata per ricordare i poveri magistrati uccisi dai terroristi.

Oggi al Quirinale si celebra il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi, una ricorrenza che il capo dello Stato ha voluto dedicare già da ieri ai magistrati e ad altri rappresentanti delle istituzioni uccisi. Occasione per un nuovo monito a dire "no alla violenza e alla rottura della legalita' in qualsiasi forma".

E per ricordare il contributo "essenziale" di tanti magistrati e uomini di legge nel "resistere all'ondata terroristica e averne ragione, amministrando la giustizia secondo legge e secondo Costituzione".

Oggi è anche l'anniversario della morte di Aldo Moro, ucciso 33 anni fa dalle Brigate Rosse.

«Abbiamo dimostrato di essere una democrazia capace di difendersi senza perdersi, - ha aggiunto il presidente - capace di reagire ad attacchi e minacce gravi senza snaturarsi». Napolitano ha sottolineato che in questo senso «è chiara la lezione» degli anni del terrorismo dai quali l'Italia «è uscita rafforzata nella sua coscienza nazionale, nelle sue istituzioni repubblicane e quindi nelle sue risorse morali, indispensabili per far fronte con successo alle nuove prove che ci attendono». Proprio sul senso morale, sul rispetto della democrazia e delle istituzioni il presidente ha posto l'accento per ricordare come proprio queste qualità siano state fondamentali per vincere la battaglia. Importante, ha rilanciato Napolitano, è ricordare «il come è stata superata la prova». «Si è combattuto sia chiaro su molti fronti: si è vinto - ha osservato - grazie alla fibra morale, al senso del dovere, all'impegno nel lavoro e nella vita civile che hanno caratterizzato servitori dello Stato e cittadini di ogni professione e condizione».

Durante la consegna del volume Nel loro segno, in memoria dei dieci magistrati uccisi dal terrorismo e dai 15 uccisi dalle mafie, il Capo dello Stato ha ribadito la condanna alle «polemiche politiche indiscriminate» contro la magistratura. E invitando a leggere «le parole che raccoglie, che sono come pietre», ha puntato ancora un volta l'indice contro «qualsiasi dissennato manifesto affisso sui muri della Milano di Emilio Alessandrini e Guido Galli e di qualsiasi polemica politica indiscriminata». Il giorno della memoria istituito nel 2008 ha come obiettivo la«ricerca di verità; anelito di giustizia severa secondo legge, fuori di ogni reazione d'ora e di odio; rispetto e ricordo delle figure di tutti o colpi, di ciascuno di essi per la vita vissuta come persona e no. Solo per il destino di vittima», ha detto. E in questo senso, sottolinea Napolitano, questa giornata deve essere «messaggio di pace, unita secondo un patto che ci lega, la Costituzione repubblicana».