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Napolitano: sul nuovo esecutivo si esprima il Parlamento

Con le nuove nomine dei sottosegretari la maggioranza si è allargata, è diversa "rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche" e "spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo".

E' quanto chiede, in una nota, il presidente de1lla Repubblica Giorgio Napolitano. La nota dà conto del fatto che Napolitano ha ieri proceduto alla firma dei decreti di nomina di nove sottosegretari di Stato, la cui scelta rientra come è noto "nella esclusiva responsabilità del Presidente del Consiglio dei ministri".

"Il Capo dello Stato ha in pari tempo rilevato che sono entrati a far parte del Governo esponenti di Gruppi parlamentari diversi rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche - ha concluso la nota -. Spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo.

Dopo l'invito di Napolitano alle Camere di valutare la nuova maggioranza arriva la risposta del PdL con una nota firmata dai presidenti dei gruppi di Senato e Camera Gasparri e Cicchitto e dai vicepresidenti vicari Quagliariello e Corsaro.

"Numerosi voti di fiducia, hanno chiarito il quadro politico, con ripetute verifiche nelle sedi parlamentari. Le nomine di governo sono giunte dopo queste diverse votazioni e nel pieno rispetto delle norme costituzionali e delle prerogative del capo dello Stato".

"Ci rimettiamo alla valutazione dei presidenti di Camera e Senato". Così il segretario del Pd Bersani, sulle parole del capo dello Stato sui nuovi sottosegretari.

"Il decreto sviluppa solo sottosegretari, e, non a caso c'è il richiamo del presidente della Repubblica nella sua assoluta correttezza istituzionale. Gli italiani non capiscono se c'è stata la nomina di un'accozzaglia di sottosegretari, oppure se è nata una nuova maggioranza parlamentare. Aspettiamo sereni le valutazioni di Fini e Schifani".

"Il presidente Napolitano con il suo intervento fa emergere una realtà formale e sostanziale di cui non si può non tener conto e che abbiamo più volte sottolineato". Così il vicepresidente di Fli Bocchino.

"Berlusconi ha posto in essere un ribaltone parlamentare pur di far sopravvivere il suo governo, sostituendo la maggioranza scelta dagli elettori con una nuova maggioranza retta da una pattuglia di mercenari". Il ribaltone "è parlamentarmente possibile, fermo restando che serve un voto parlamentare".

"Ha ragione Napolitano", dice il presidente dei deputati IdV, Donadi. "Berlusconi ha il dovere di presentarsi alle Camere e chiedere la fiducia per il nuovo esecutivo". Donandi parla di "evidente abuso istituzionale" da parte di Berlusconi e di "una vergognosa compravendita che ha visto i posti di governo diventare merce di scambio parlamentare". Ormai, sostiene, il premier ha "da anni una maggioranza a geometria variabile" ma "il governo e la politica non sono semplici somme algebriche".

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affrontato con il presidente e il direttore generale della Rai - Paolo Garimberti e Lorenza Lei - le questioni relative "alla piena e tempestiva attuazione del regolamento approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI e alla necessaria informazione sulle modalità di svolgimento della consultazione referendaria".  

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - si legge nella nota diffusa dalla Presidenza della Repubblica - ha oggi ricevuto al Quirinale il presidente della RAI, Paolo Garimberti, e il nuovo direttore generale, Lorenza Lei, nominata all'unanimità dal Consiglio di amministrazione.

Il Capo dello Stato si è complimentato con la dottoressa Lei per l'ampia fiducia accordatagli e le ha formulato gli auguri di buon lavoro al servizio dell'emittente radiotelevisiva pubblica. Il Presidente Napolitano ha, nell'occasione, affrontato con il presidente e il direttore generale della Rai le questioni relative alla piena e tempestiva attuazione del regolamento approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai e alla necessaria informazione sulle modalità di svolgimento della consultazione referendaria.

La Rai informa che da questa sera comincerà la messa in onda degli spot informativi sui temi referendari che terminerà lunedì 13 giugno.

 La crisi e l'abbattimento del debito pubblico imporranno "ripensamenti delle politiche di bilancio e della spesa pubblica". È quanto ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che nel pomeriggio al Quirinale ha ricevuto i candidati ai premi David di Donatello.

Napolitano si è detto soddisfatto per l'andamento del cinema italiano, e lo dimostra il numero enorme di candidature ai Donatello: "E' stato significativo l'intervento del ministro Galan perché ha dato il senso di una convinzione e volontà politica per la valorizzazione e per lo sviluppo del nostro cinema che ci inducono a guardare con maggiore fiducia, pur senza smarrire la consapevolezza e difficili prove che attendono il nostro Paese, compreso - ha precisato il Capo dello Stato - l'indispensabile abbattimento del nostro debito pubblico nell'ambito degli impegni europei e quindi sapendo che si imporranno ripensamenti delle politiche di bilancio e della priorità della spesa pubblica e delle strade da abbattere per garantire alle attività culturali in Italia i necessari sostegni. Tutti dovremo dare il nostro contributo non solo critico ma anche propositivo".