Si è tenuto ieri mattina nella sala riunioni dell'assessorato al Lavoro della Provincia di Nuoro l’incontro, promosso dall’Assessore provinciale al Lavoro Giuseppe Dessena, finalizzato alla ricollocazione dei lavoratori ex Ros Mary in progetti di utilità pubblica e sociale predisposti dagli Enti Locali e dalle Organizzazioni no Profit, con relativa integrazione dell’indennità di mobilità sino a mille euro lordi.
All’incontro hanno partecipato i responsabili CSL di Nuoro e Siniscola (Centri Servizio per il Lavoro), le Parti Sociali Cgil, Cisl, Ugl e Uil- Fiom, i Sindaci di Nuoro, Orune, Lodè, Onanì, Posada, Torpè, Orotelli e Lula, il responsabile del personale della Asl n°3 e il responsabile della Croce Verde di Orune.
Tutti i presenti hanno dato immediata e piena disponibilità a predisporre progetti di riutilizzazione dei lavoratori, in particolare la Provincia si è impegnata, fin dal primo momento, per semplificare le procedure e ottimizzare i tempi di ricollocazione.
“Si tratterà di ridurre i tempi di incontro tra gli Enti locali e le Organizzazioni no profit che si sono resi disponibili ad avviare questo nuovo percorso - ha spiegato l’assessore al Lavoro Giuseppe Dessena - e i lavoratori che, volontariamente, hanno aderito all’iniziativa e si sono resi disponibili ad essere ricollocati.”
A tal fine i Centri Servizi per il Lavoro di Nuoro e Siniscola nei prossimi giorni chiameranno tutti i lavoratori e le lavoratrici, avvieranno l’orientamento e la ricostruzione del profilo professionale (qualifiche e mansioni), e comunicheranno le disponibilità date dagli Enti locali e dalle Organizzazioni no profit. Successivamente saranno gli stessi Csl a fornire a Enti e Organizzazioni i profili dei lavoratori, affinché predispongano progetti capaci di valorizzare e migliorare le singole competenze.
“C’è un forte impegno di tutti i soggetti coinvolti - ha sottolineato Giuseppe Dessena - L’obiettivo comune è quello di ridurre i tempi di competenza. È chiaro che questa ricollocazione non ha solo il pregio di “riqualificare” le indennità dei lavoratori, ma piuttosto di reinvestire risorse umane in una formazione empirica in grado di implementare competenze e di aumentare l’occupabilità dei lavoratori.” Red-com