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Uras (SEL): “Il Presidente della Regione si accorge dell’attacco insostenibile posto in essere dall’attuale Governo nazionale ad ogni diritto dei sardi”.

Luciano Uras, capogruppo in Consiglio regionale di Sinistra Ecologia e Libertà - Comunisti - Indipendentistas, ha così commentato le dichiarazioni del Presidente Cappellacci: "Il Presidente della Regione, finalmente, si accorge dell’attacco insostenibile posto in essere dall’attuale Governo nazionale ad ogni diritto dei sardi".

"Tutto è ancora fermo sulla partita delle entrate - ha sottolineato il capogruppo - e non si vede uno degli euro che spettano alla Regione in attuazione del nuovo articolo 8 dello Statuto. Nulla di nuovo si registra sulla questione dei limiti iniqui del patto di stabilità imposto alla Sardegna perché la giunta non lo ha voluto ricontrattare".

"La crisi industriale - ha proseguito Uras - sembra irreversibile e il Governo dichiara la propria impotenza di fronte al progressivo smantellamento degli impianti più significativi e nulla compie di serio la Regione per avviare un nuovo sistema di sviluppo. Infine i trasporti sui quali incombe ogni tipo di incertezza e ogni gravame aggiuntivo che fa dei sardi cittadini di serie "b" di questa Repubblica e che può, a favore di altri, incidere negativamente sulla prossima stagione turistica.

"Tutto questo impone una nuova iniziativa e il rilancio della vertenza Sardegna, più sovranità e meno discriminazione. Perciò la Giunta e il Presidente, si uniscano al Consiglio, e abbiano il coraggio di riaffermare il diritto dei sardi alla continuità territoriale marittima ed area senza se e senza ma; chiedano l’annullamento delle procedure di gara in corso sulla privatizzazione di Tirrenia per consentire la partecipazione attiva della Regione, si scongiuri - ha concluso il consigliere - una gestione privata di monopolio che rende prigioniero un popolo nella propria terra per tutelare il presunto "diritto" di alcuni a fare smodati profitti". Red.