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Trasporti – Considerazioni e proposte delle Associazioni Imprenditoriali coordinate in Rete Imprese Italia sullo stato di crisi del sistema di Trasporto Navale tra la Sardegna e la penisola.

Le Associazioni regionali dell’Artigianato, CNA Sarda, Confartigianato Imprese Sardegna e Casartigiani, e del Commercio, Confcommercio e Confesercenti, coordinate in Rete Imprese Italia, prendono posizione sullo stato di crisi del sistema di Trasporto Navale tra la Sardegna e la penisola, esprimendo le loro considerazioni e formulando alcune proposte attraverso un documento che verrà inviato alla Giunta e al Consiglio Regionale.

 

“Con la pubblicazione dei listini per l’estate 2011 delle Compagnie di Navigazione – si legge nel documento - il sistema economico isolano ha dovuto prendere atto di uno stato di crisi che era da tempo latente”.

 

Le Associazioni, ricordando puntualmente i passaggi e le cause di lungo periodo che hanno determinato l’impennata non inaspettata dei prezzi del trasporto,  rilevano come “In questo contesto le Compagnie di Navigazione, senza una preventiva riflessione sui gravi effetti che ciò poteva generare, hanno automaticamente e fortemente allineato verso l’alto i prezzi del trasporto.  Le odierne segnalazioni sullo stato di crisi da esse oggi segnalato, potevano  essere precedentemente evidenziate per un intervento adeguato dell’intero sistema politico ed economico”. “Tale comportamento – proseguono Artigiani e Commercianti - , oltre a creare un danno al sistema economico, scarica la crisi interamente sui consumatori finali mentre tale situazione doveva essere attutita attraverso un’azione comune e con una visione generale dei problemi”.

 

Le cinque Organizzazioni datoriali poi sottolineano le inadempienze dell’Esecutivo Regionale: “In questi mesi la risposta della Giunta Regionale è apparsa debole. Un simile quadro  avrebbe meritato un intervento preventivo e tempestivo teso a:

- Avere un controllo chiaro continuo ed indipendente dell’andamento del trasporto in tutte le sue variabili al fine di poter prevedere l’impatto di scarti sia della domanda che dell’offerta, che delle variabili di costo interne;

- Valutare gli effetti di una possibile crisi;

- Avviare azioni tese a salvaguardare sia il trasporto merci che quello passeggeri e definire strategie regionali di trasporto;

- Garantire un’offerta adeguata ed omogenea di trasporto marittimo in tutti i mesi dell’anno con particolare attenzione ai movimenti della domanda;

- Ridurre al minimo le tensioni sui prezzi o perlomeno renderne l’effetto più graduale con una politica di sostegno al sistema, fino a valutare la possibilità di interventi mirati sulle priorità della continuità territoriale;

- Coinvolgere in questo processo un tavolo permanente del sistema delle Associazioni di categoria distinguendo gli specifici interessi.

All’opposto,  nei mesi passati, nessuna  efficace azione è stata posta in essere”.

 

Le Associazioni sottolineano come “l’incapacità della politica e l’egoismo imprenditoriale ci hanno portato ora ad una situazione che difficilmente potrà essere risolta in tempo breve, in particolare nei prossimi mesi”.

Per quanto concerne la recente proposta sul nolo diretto di mezzi navali da parte di SAREMAR, per le Organizzazioni: “Gli effetti di questa complessa operazione, non valutata né concordata con le Associazioni Imprenditoriali, saranno verificabili solo al termine della stagione turistica. Essa sembra aumentare l’offerta di trasporto per i passeggeri su punti già coperti da offerta ampia con l’obiettivo di abbassare i costi per gli stessi passeggeri. Permangono dubbi sia sulla efficacia di un tale approccio che sulla copertura di una vera politica di continuità territoriale nel tempo (stagionalità), nello spazio (coprendo tutti i porti) e, soprattutto, nella risposta ai bisogni del settore autotrasporto merci che soffre una crisi altrettanto acuta rispetto al turismo”.

 

Gli Imprenditori ricordano come “…di principio, compito della politica è quello di creare buone regole e farle rispettare, così come quello di essere facilitatore dei processi economici. Restiamo invece perplessi su un sistema pubblico che, con le tasse riscosse a imprese e cittadini, compie azioni di competenza del privato”.

 

Nel contempo, hanno proposto che “preso atto delle scelte adottate dalla Giunta, sia urgente ora avviare un tavolo intercategoriale (con Associazioni imprenditoriali e Compagnie di Navigazione) convocato dal Presidente della Regione nel quale si perseguano le strategie di breve e medio periodo  per risolvere l’attuale stato di crisi del trasporto di merci e persone su mezzo navale, coinvolgendo immediatamente il Governo Nazionale per garantire, un adeguato finanziamento alle politiche che saranno concordemente decise”.

 

Le Associazioni imprenditoriali della Sardegna sosterranno questa azione anche con l’intervento di Rete Imprese Italia e del coordinamento dei Trasportatori UNATRAS, che interverranno presso il Governo Nazionale per sostenere le azioni Istituzionali della Sardegna. Red-com