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La scuola elementare manda i bambini al doposcuola del PD, Il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa scrive alla Gelmini

In una nota inviata agli organi d’informazione della Sardegna, Il consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa, scrive: “I bambini e le famiglie hanno diritto ad una scuola che rispetti il diritto all'educazione e non sia sospettabile di parzialità politiche o ideologiche.


Per questo motivo il vicepresidente del Consiglio regionale Michele Cossa ha segnalato al Ministro della Pubblica istruzione e al Direttore scolastico regionale il caso delle scuole elementari di Sestu, dove le istituzioni scolastiche si sono fatte carico di invitare i genitori a mandare i loro figli alle attività di doposcuola promosse dal locale circolo del Partito democratico.

Cossa ha raccolto il disagio di molti genitori, che si sono visti recapitare l'invito a partecipare ad una riunione attraverso le consuete comunicazioni attraverso il diario scolastico dei bambini. Vi sono "perplessità afferenti alla sfera pedagogica e didattica", scrive Cossa, per una iniziativa che viene avviata nel mese di marzo, ben oltre la metà dell'anno scolastico, con una evidente difficoltà di integrazione nelle attività didattiche ordinarie. 

 

Ma a queste riserve "si aggiungono quelle indotte dal coinvolgimento della scuola in una iniziativa di un partito politico, che (...) si configura come una vera e propria rinuncia all'autonomia sul terreno che le è più proprio, la didattica."

Purtroppo non è la prima volta che la scuola elementare di Sestu si segnala per iniziative caratterizzate da un preciso orientamento ideologico, continua Cossa. “La scuola elementare di Sestu è assurta alle cronache nel recente passato per essersi letteralmente precipitata a eliminare i crocifissi dalle aule a seguito del noto e discusso pronunciamento del Consiglio d’Europa, organismo che certo non adotta provvedimenti vincolanti nei confronti degli Stati. Pronunciamento poi annullato, senza che nelle scuole di Sestu vi sia stato alcun recepimento: i crocefissi giacciono tuttora abbandonati in uno sgabuzzino della scuola, segno di evidente spregio dei sentimenti religiosi di una popolazione in maggioranza cattolica".

Cossa conclude chiedendo alle autorità competenti di effettuare i necessari approfondimenti sull'accaduto e di valutare l’adozione urgente dei provvedimenti di competenza, ‘a tutela delle famiglie e dei bambini, il cui diritto a ricevere un’educazione avulsa da strumentalizzazioni ideologiche è inalienabile’ “. Red-com