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Calderoli: non vedo vie d’uscita

"A Milano corre Berlusconi, se si perde, perde Berlusconi": lo ha affermato questa notte a Domodossola il leader della Lega Umberto Bossi rispondendo a chi gli chiedeva quanto siano importanti le amministrative a Milano per la Lega. Il Senatur ha anche risposto ad una domanda sulla Libia correggendo quanto detto ieri sera al comizio: Se Berlusconi dovesse proseguire nella sua linea interventista, "allora potrebbe capitare di tutto, noi non facciamo un passo indietro", ha affermato.

"Speriamo di trovare la quadra con Berlusconi: non voglio far cadere il governo per la Libia" ha detto Bossi al termine del comizio. A chi gli faceva notare che il presidente del Consiglio si è impegnato con Barack Obama sulla partecipazione italiana alla missione in Libia, il leader leghista ha risposto: "Magari cambia idea".

"Se andiamo la a bombardare, alla fine, se si vuole vincere, ci toccherà mandare le truppe di terra. E' meglio stare fuori dai pasticci".

"Io non voglio certo far saltare il Governo. Alla sinistra interessa farlo cadere nell'illusione di andare al Governo lei, ma la sinistra al Governo non ci andra' mai" ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi.

"Povero Berlusconi e' rimasto un po' scombussolato" dalle richieste di Nicolas Sarkozy che rivendicava Parmalat, Edison e la partecipazione italiana alla guerra in Libia, ha detto Umberto Bossi, nel corso del comizio a Domodossola.

"A oggi, non vedo vie d'uscita". Così Roberto Calderoli ha commentato la possibilità di una crisi con il Pdl sul passaggio parlamentare della missione in Libia. "Si rischia di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati", ha detto il ministro della Semplificazione intervistato dal Ilsussidiario.net. "Partito il primo raid è tutto molto più difficile", ha sottolineato. Quanto all'ipotesi di una crisi di governo, "i giornalisti ne parlano da tre anni", ha ricordato. "Mi limito a dire che abbiamo fatto bingo: l'immigrazione crescerà ancora, anche perché stiamo parlando di una guerra civile in cui ogni tribù cercherà di prevalere sull'altre e una parte della popolazione cercherà sicuramente rifugio da noi. Per non parlare dell'incremento delle spese e, di conseguenza, delle tasse. Cosa si può fare di più, o di peggio?", si è chiesto. Calderoli sembra dunque poco ottimista su un compromesso. "L'ultima volta ho contribuito a mettere i 'caveat' per arrivare a un parere favorevole. In questo momento, sinceramente, non mi viene in mente niente", ha ammesso. 

"L'Italia non si è inginocchiata davanti alla Francia. E' esattamente il contrario". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante una telefonata ad una convention per la presentazione del candidato sindaco del centrodestra a San Benedetto del Tronto Bruno Gabrielli.

"Le elezioni amministrative del prossimo 15 maggio sono importanti non solo a livello locale ma soprattutto a livello nazionale perche' saranno viste come un sostegno al governo di centrodestra. Cosi' saranno intese da tutti i cittadini e anche dalla stampa".

La situazione del Pdl "è positiva, dopo un anno di difficolta' a causa della diaspora di Fini, un fuoco amico che ha fatto più male". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante una conversazione telefonica ad una convention del centrodestra per le Amministrative a San Benedetto del Tronto. Una situazione che ha fatto si che "siamo stati distratti" dall'azione di governo.

"Poi loro (i finiani, ndr) se ne sono andati e hanno fatto un partito che secondo gli ultimi sondaggi arriva al 2,1%". Noi invece - ha aggiunto Berlusconi - abbiamo fatto una nuova maggioranza", più esigua numericamente, ma "solida e coesa". In questo modo "saremo liberi di fare le riforme che non abbiamo potuto fare prima perche' Casini e Fini ci dicevano di no".