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Anniversario della Liberazione

Con un richiamo al senso di responsabilità nazionale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto alle celebrazioni a Roma del 25 aprile. Dopo aver deposto una corona d'alloro al monumento del milite ignoto, il Capo della Stato ha ricordato il sacrificio "della guerra di Liberazione" dal nazifascismo combattuta 66 anni fa. Presenti il ministro della Difesa La Russa, che è stato accolto dai fischi, dal ministro dell'Interno Maroni e dalle massime autorità civili e militari. Assente invece il premier Berlusconi.

"Il libero confronto di idee, che dia impulso al necessario processo riformatore, è un percorso che il Paese può intraprendere solo se saprà mantenere intatti i principi e i valori fondamentali della Costituzione, quei "punti di riferimento essenziali". Così Napolitano, un segnale chiaro alle forze politiche dopo le polemiche dei giorni scorsi.

 In occasione del 66/mo anniversario della Liberazione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano depone una corona d'alloro al monumento del Milite ignoto.

Sempre all'Altare della patria, la consegna della medaglia d'oro al merito civile alla memoria di Mario Pucci, ventenne ucciso dai fascisti a Firenze il 13 giugno 1938.

Presenti i ministri dell'Interno e della Difesa, Maroni e La Russa. Dall'Afghanistan dove si trova in visita al contingente italiano, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, spiega che la lotta per la libertà non conosce confini.

Il 25 aprile si festeggia quest'anno nella scia delle celebrazioni dei 150 anni unità d'Italia. Ci sono punti di contatto evidenti nonostante la distanza e la diversità degli eventi storici, ha detto il presidente Napolitano. Obbiettivi comuni: libertà, indipendenza e unità. Valori che dovettero essere recuperati tra l'8 settembre del 43 e il 25 aprile del 45. Ci si riuscì grazie alle forze armate, ai partigiani, alla partecipazioni in molteplici forme della popolazione e grazie al coraggio di uomini liberi

Oggi, serve un nuovo senso di responsabilità nazionale, nel libero confronto delle idee. Quanto alle riforme, ha concluso Napolitano, avvengano "nel rispetto della Costituzione". "La difficoltà delle sfide di oggi e del futuro richiedono nuovo senso di responsabilità nazionale, una rinnovata capacità di coesione nel liberoconfronto delle posizioni alla ricerca di ogni terreno di convergenza". E ancora, "E' nell'interesse comune che le  esigenze della competizione in vista del voto non facciano prevalere una logica di acceso e cieco scontro".

La Liberazione fu resa possibile "dall' impegno collettivo di tutto il popolo italiano", e le Forze Armate italiane vi giocarono un ruolo "centrale" dando un "contributo generoso e imponente", ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa nel suo messaggio alle Forze Armate per il 25 aprile.

 Plauso del Pd all'appello alla responsabilità lanciato da Giorgio Napolitano, che viene letto come un severo monito a governo e a maggioranza, soprattutto per quanto riguarda i tentativi di modificare la Costituzione. "Oggi - afferma a nome dei Democrats la presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro - il Capo dello Stato ha rivolto un quanto mai opportuno monito, in una data fondamentale che ricorda le radici della nostra Repubblica, al rispetto, nel pur necessario percorso di riforme che dovrebbe accompagnare la crescita del nostro Paese, dei valori e dei principi che sono alla base della nostra Costituzione".