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Rappresentanti sindacali e della sicurezza della Saras e il direttore dello Spresal in audizione in Commissione d’inchiesta sulla sicurezza sul lavoro

Da quanto emerso in audizione ci pare di poter affermare che alcune mansioni che oggi vengono esternalizzate, in particolare i lavori di bonifica, potrebbero essere svolte da personale assunto direttamente dalla Saras e non dalle ditte appaltatrici, ciò garantirebbe un livello di formazione e di professionalità più adatto oltre che una sicurezza maggiore. La Saras infatti è dotata di altissimi livelli di controllo e  di rispetto delle procedure e dei protocolli di sicurezza sul lavoro”.

Lo ha dichiarato il presidente della Commissione d’inchiesta sulla sicurezza sul lavoro, Franco Sabatini (Pd) a margine dell’audizione dei rappresentanti delle sigle sindacali, delle Rsa, dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori della raffineria di Sarroch e del direttore dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) della Asl 8 di Cagliari, Giorgio Marraccini. Dopo la morte di Pierpaolo Pulvirenti, avvenuta la scorsa settimana a meno di due anni dall’incidente in cui avevano perso la vita altri tre operai, la Commissione d’inchiesta del Consiglio regionale ha voluto approfondire le tematiche riguardanti la sicurezza nello stabilimento per capire quali iniziative possano essere messe in campo da parte delle istituzioni per favorire livelli di sicurezza più ed evitare che si continui a morire di lavoro.

Durante l’audizione i rappresentanti della Filctem-Cgil, della Femca-Cisl e della Uilcem hanno voluto precisare che la Saras attribuisce alla sicurezza e alla formazione dei lavoratori un’importanza fondamentale e un’attenzione specifica. “Se la Saras avesse investito anche un miliardo di euro in più sulla sicurezza questi morti ci sarebbero stati lo stesso”, ha affermato William Schirru, Cgil. Ciò che conta, secondo il sindacalista, è cambiare l’approccio culturale alla sicurezza, “la formazione e l’educazione a queste tematiche devono cominciare dalla scuola”. Sulla sicurezza alla Saras non si fanno sconti, a parere dei rappresentanti sindacali.

Sollecitati dalle domande dei commissari i lavoratori hanno confermato gli importanti investimenti che la società mette in campo per le verifiche dei protocolli, ma attendono i risultati dell’inchiesta per capire “cosa non funziona e non ha funzionato in passato, se le bonifiche sono state fatte e se la risposta è negativa per quale motivo”. Marco Nappi, Cisl, ha sottolineato come gli ultimi incidenti si siano verificati immediatamente dopo le fermate per la manutenzione e le bonifiche, mansioni che vengono svolte dalle ditte d’appalto come quella in cui lavorava Pulvirenti”.

A proposito dei controlli e delle verifiche sulla sicurezza da parte degli enti preposti la Commissione ha anche ascoltato in audizione il direttore dello Spresal, Giorgio Marraccini, che a proposito della Saras, rispondendo alle domande del presidente Sabatini ha ripercorso le ultime vicende e le verifiche predisposte insieme alle forze dell’ordine in seguito all’incidente della scorsa settimana e ha poi confermato l’alto livello di attenzione della società ai livelli di sicurezza e alla formazione dei dipendenti.  Red