Press "Enter" to skip to content

Nucleare – Presidente Cappellacci: “Soddisfazione per l’inversione di marcia dell’esecutivo nazionale sul nucleare”.

Il presidente Cappellacci ha così commentato l'emendamento all'articolo cinque del decreto omnibus, secondo il quale "al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare", affermando: "Prendiamo atto con soddisfazione dell'inversione di marcia dell'esecutivo nazionale sul nucleare".

"La nostra contrarietà al nucleare - ha aggiunto il presidente della Regione - non é una reazione emotiva agli eventi verificatisi in Giappone, ma una posizione espressa nel programma elettorale, convinta e ragionata che siamo pronti a ribadire ogni qualvolta verrà riproposta la realizzazione di centrali. Una posizione che non si limita a dire "no alle centrali", ma è fondata su un'alternativa radicalmente diversa: la Sardegna, infatti, persegue la realizzazione di un modello di sviluppo compatibile con il suo straordinario patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e identitario. Un modello che punta sulla green economy e sulle energie rinnovabili".

"E' un orientamento - ha aggiunto Cappellacci - che abbiamo ribadito anche martedì scorso, stipulando a Bruxelles il Patto delle Isole dell'Unione Europeaper la definizione di un approccio innovativo in materia di politica energetica".

"Questa é la strada che abbiamo imboccato - ha concluso il presidente - e che intendiamo perseguire con la massima determinazione". Cappellacci ha infine ricordato che il 15 e il 16 maggio la Sardegna andrà comunque al voto per il referendum consultivo regionale contro la realizzazione di impianti nucleari dell'Isola: "E' fondamentale andare a votare affinché su questa materia la volontà del Popolo Sardo rappresenti una pietra miliare per oggi e per il futuro". Red.