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Calcio – Sintesi partite di serie A, 33ma giornata

Catania (36) – Lazio (60) 1 – 4 - Al Massimino la Lazio di Edy Reja coglie una vittoria fondamentale per la conquista del quarto posto che qualifica alla prossima edizione della Champions. Lazio in avanti con Hernanesal 40’ che trova la deviazione vincente sull’assist di Mauri. All’ inizio  della ripresa Schelotto illude i padroni di casa mettendo in rete un facile pallone respinto corto da Muslera. Ma la Lazio di oggi è davvero troppo concentrata e al’ 11’ rimette la testa davanti con Mauri che da sotto porta sfrutta una azione in serpentina di Zarate. I biancocelesti questa volta non fanno l’errore di chiudersi e controllare ma continuanao a spingere e così arrivano ancora al gol con Floccari al 33’, che sfrutta ancora un’azione sulla fascia dello scatenato Zarate e rifinisce appoggiando inrete il più classico dei contropiedi. Allo scadere c’è la meritata gloria per Zarate che insacca il quarto gol direttamente su calcio di punizione.

Cesena (34)  - Bari (21) 1 – 0 - Se il campionato si concludesse oggi il Cesena sarebbe salvo ai danni della Sampdoria. La vittoria di oggi peraltro strameritata dagli uomini di Ficcadenti premia il Cesena portandolo al quartultimo posto della classifica, scavalcando proprio la compagine blucerchiata sconfitta ieri a Milano. La sqaudra romagnola domina in lungo ed in largo la gara arrivando spesso al tiro, ma il gol vincente arriva solo ad inizio ripresa grazie al suo bomber Bogdani che sfrutta al meglio un assist di Giaccherini e con un diagonale preciso batte Gilet.

Chievo (39) – Bologna (40) 2 – 0 - Tra le due contendenti viste oggi al Bentegodi, quella che forse cerc ava di più i tre punti era proprio quella di Pioli. Tre punti che sono arrivati grazie ad una prova maiuscola dei padroni di casa. I gialloblù veneti hanno sofferto e saputo ripartire andando in gol due volte, con un gol per tempo. Al 15’ Constant ribadisce a rete una respinta di Viviano su tiro da fuori area di Pellissier. Al 38’ della ripresa Marcolini sugella una prestazione maiuscola con un gran pallonetto dalla lunga distanza che batte per la seconda volta il portiere ospite. Chievo che vola a 39 punti e si allontana dalla zona pericolosa

Fiorentina (43) – Juventus (52) 0 – 0 - Uno sterile  0 a 0 che non accontenta nessuna delle due formazioni sigilla il risultato della sfida al Franchi. La Juve cercava i tre punti per continuare a tenere vive le speranze Champions, arrivava da tre vittorie consecutive e con tante speranze nel cuore dei suoi milioni di tifosi. In un annata come questa dove tutto sembra nero, il quarto posto e di conseguenza la possibilità di tornare nel palcoscenico del calcio che conta , rimane ancora l’unico traguardo raggiungibile, almeno nei sogni dei tifosi più romantici. Ma la prestazione degli uomini di Del Neri di oggi ha assunto da subito un ritmo blando che tutto mostrava tranne che la determinazioni che in occasioni come questa ci vorrebbe. Se a questo si aggiunge la contemporanea vittoria della Lazio a Catania, il sogno ad oggi è lontanissimo a -8 lunghezze. Dall’altra parte i viola hanno cercato di più la vittoria con qualche conclusione in più ma anche loro con scarsa convinzione

Genoa (42) – Brescia (30) 3 – 0 - Con la vittoria di oggi il Genoa anche se non matematicamente, può praticamente definirsi salvo, ameno di clamorosi terremoti in classifica nelle ultime cinque giornate. Diverso è il discorso per le rondinelle di Iachini che in queste ultime giornate dovranno sudare le cosiddette cento camicie per ambire a restare nella massima serie anche nella prossima stagione. Il Genoa cercava i tre punti e così è stato, impostando la gara su ritmi alti da subito anche se i gol dei rossoblù sono arrivati solo nella ripresa: Rafinha al 14’, autogol di Berardi al 25’ e Antonelli al 49’.

Napoli (65) – Udinese (59) 1 – 2 - Al San Paolo davanti ad ottantamila spettatori il Napoli perde forse definitivamente il treno per quel sogno chiamato scudetto che ormai da settimane occupava il cuore dei tifosi partenopei. Si spegne il sogno per merito di una grande Udinese, priva delle due pedine più forti: assenti Sanches e Di Natale, ma ricca di tanta determinazione. Mazzarri manda in campola formazione tipo ma gli attacchi dei suoi uomini si infrangono davanti al muro a centrocampo e difesa degli undici friulani. La squadra di Guidolin conquista alla fine tre punti strameritati portandosi ad un punto dal quarto posto occupato dalla Lazio. I gol nella ripresa di Ilner con un gran tiro dalla distanza dopo 10 minuti del secondo tempo. Al 16’ San Paolo ghiacciato dall’ ex Dennis che chiude in rete un’ azione di contropiede. Nel finale il Napoli prova a salvare il risultato ma il forcing finale produce un calcio di rigore sbagliato  da Cavani al 88’ ed il gol di Mascara ad un minuto dalla fine con l’Udinese in dieci per l’espulsione di Domizzi.

 

Classifica: Milan 71, Napoli 65, Inter 63, Lazio 60, Udinese 59, Roma 53, Juventus 52, Palermo 47, Cagliari 44, Fiorentina 43, Genoa 42, Bologna 40, Chievo 39, Catania 36, Lecce, Parma 35, Cesena 34, Sampdoria 32, Brescia 30, Bari 21.

Ruggero Ruggeri