Press "Enter" to skip to content

Rincaro tariffe navali – Presidente Sanciu: “Se necessario bloccheremo le partenze e gli arrivi, estendendo la protesta anche ai porti di Porto Torres e Cagliari”.

Il presidente della provincia di Olbia-Tempio, Fedele Sanciu, ha annunciato una grande mobilitazione contro il presunto cartello degli armatori che hanno aumentato il prezzo dei biglietti, affermando: "Sul rincaro delle tariffe navali serve un’azione forte del Governo, della Regione, delle Province e dei Comuni. Solleciterò la convocazione di un consiglio provinciale aperto nel porto di Olbia chiedendo di fare lo stesso ai sindaci dei comuni del territorio. Se sarà necessario bloccheremo le partenze e gli arrivi, estendendo la protesta anche ai porti di Porto Torres e Cagliari".

"Il governo - ha proseguito Sanciu - non può stare a guardare. Deve sostenere la Sardegna nel salvaguardare il sacrosanto diritto alla mobilità dei sardi verso il continente e viceversa, ma anche di tutti i cittadini del mondo che intendono venire nell’isola per lavoro e per turismo. E’ inaccettabile che attraverso l’alto costo delle tariffe si elevi una barriera più insormontabile del mare imprigionando i sardi e obbligando i turisti a cambiare destinazione delle vacanze a favore di mete meno costose. Serve un’azione forte del Governo, della Regione, delle Province e dei comuni tutti. Tutte le istituzioni, in modo unitario, si devono mettere alla guida di una grande mobilitazione politica e di popolo, che porti finalmente al riconoscimento dello status di insularità dei sardi e che porti all’individuazione di una tariffa , per gli aerei e per le navi, uguale a quella degli altri cittadini italiani ed europei in proporzione al tragitto percorso".

"Solleciterò subito – ha aggiunto il presidente – la convocazione nel porto di Olbia, di un consiglio provinciale aperto, e chiederò che facciano altrettanto i sindaci dei comuni del territorio, invitando tutti i cittadini galluresi e non, ad un giornata di discussione e mobilitazione, arrivando, se necessario, perfino a bloccare le partenze e gli arrivi, estendendo la protesta anche ai porti di Porto Torres e Cagliari. Ma non per creare disagio bensì per tutelare la Sardegna e arrivare a sensibilizzare l’opinione pubblica, il governo nazionale e la Comunità europea su quello che sta subendo il popolo sardo da parte di un cartello di armatori che opera in nome di un mercato libero , ma in realtà, e questo non sfugge, è il frutto di una cinica e spietata spartizione vessatoria".

"A questo diciamo basta – ha così concluso il presidente della provincia Olbia-Tempio Fedele Sanciu – tutti sappiano che da oggi si avvierà un percorso di mobilitazione voluta dal popolo sardo e sostenuta dagli amministratori e, sono convinto, anche dalle associazioni di categoria e da quelle del mondo del lavoro. Un plauso infine va all’iniziativa del presidente della Regione Ugo Cappellacci che su questo problema ha annunciato il ricorso all’Antitrust e il suo impegno per la costituzione di nuove compagnie navali che favoriscano una sana concorrenza". Red.