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Tremonti prepara la forbice: in vista tagli ed ancora tagli di spesa.

"Non accetteremo un'altra forzatura, se ci saranno tagli saremo pronti a contestarglieli". Nelle acque agitate del Pdl sarebbe in arrivo un'altra tempesta, e gli strali della maggior parte dei ministri PdL hanno come bersaglio ancora una volta Giulio Tremonti, per la preoccupazione di quello che un ministro definisce "l'ennesimo blitz".

La decisione di portare oggi in Consiglio dei ministri la Decisione di economia e finanza manda in fibrillazione i responsabili dei dicasteri: "Il preconsiglio ci sarà solo mercoledì mattina, il Consiglio dei Ministri durerà un'ora perchè si dovrà tenere nella pausa dei lavori d'Aula...", spiega un ministro. La paura che percorre i ministri è quella di trovarsi già stamattina con l'abbozzo della prossima manovra e i conseguenti tagli, senza che sia possibile discutere, visto che l'intenzione di Tremonti sarebbe quello di mandare un segnale alla Ue approvando la Def subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di riforma della contabilità
nazionale, prevista appunto per oggi.

Sul tavolo del cdM il Piano nazionale per le Riforme (Pnr) e la Def, la decisione di
economia e finanza pubblica (già Dpef). E allora alcuni ministri incontrando i più fidati consiglieri hanno espresso le proprie preoccupazioni per possibili riduzioni al budget dei rispettivi ministeri. Ad ascoltare l'ansia di Maria Stella Gelmini anche altri parlamentari, tra cui la presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, e alcuni giornalisti. "Ai funzionari io non taglio nulla!", ha esclamato la responsabile dell'Istruzione, facendo intendere che la scure dei tagli debba essere rivolta in un'altra direzione. Anche altri ministri, riferiscono fonti parlamentari del
Pdl, sono preoccupati per eventuali 'sforbiciate' di Tremonti.

Del resto venerdi' Silvio Berlusconi incontrando Giovanardi e Rotondi a palazzo Grazioli aveva ripetuto che i tagli sono necessari perche' e' l'Europa a chiederli. Tuttavia alcuni ministri temono di essere particolarmente penalizzati. Alcuni,
spiegano fonti ministeriali, sono rimasti sorpresi; altri non avrebbero ricevuto ancora il testo. In aggiunta il Cdm di oggi dovrebbe durare solo un'ora: "Rischiamo di non poterlo neanche studiare e di ritrovarci con dei tagli per ratificarli. La speranza è che non si approvi nulla ma che si tratti solo di una prima riunione sul tema...", dicono fonti governative.

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