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Immigrazione – Due donne morte a Pantelleria

Tragedia finale a Pantelleria, ancora più drammatica proprio perchè evitabile. Ce l'avevano quasi fatta: dopo cinque giorni di mare la costa era a pochi metri. Due migranti sono invece morti mercoledì mattina di fronte all'isola, e un terzo risulta disperso, durante l'ennesimo tragico sbarco sulle coste siciliane. Le vittime sono due donne. Erano a bordo di un barcone di una decina di metri che trasportava centinaia di persone e che si è incagliato contro gli scogli di località Arenella. Si tratta di un vecchio peschereccio con 250 profughi, quasi certamente partito dalla Libia. Gli immigrati si sono lanciati in mare, raggiungendo a nuoto la riva ma le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono in netto peggioramento, con il mare in burrasca. Lo scafista è stato arrestato.

Oltre alle due donne morte ci sarebbe anche un disperso. Ne hanno parlato gli stessi migranti. Ricerche sono in corso al largo dell'isola. Gli immigrati, 165 uomini, 19 donne e sei bambini, hanno riferito di essere salpati dalla Libia cinque giorni fa.

Per cercare di salvare il maggior numero di profughi che erano a bordo del barcone approdato questa mattina a Pantelleria, gli uomini delle capitanerie di porto si sono gettati in acqua riuscendo a recuperarne diversi. Anche da terra i carabinieri, i vigili del fuoco e abitanti che stavano seguendo dal molo le operazioni di arrivo del barcone, si sono buttati in mare. L'intervento ha permesso di salvare decine di persone, ma non le due donne che sono annegate. Il barcone, hanno raccontato i profughi, era partito 5 giorni fa da Tripoli: a bordo complessivamente c'erano 192 persone di cui 11 donne e 6 bambini.

All'alba un altro barcone carico di migranti è approdato a Lampedusa. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha soccorso un barcone con 105 tunisini che stava affondando a poche miglia da Lampedusa, dove martedì sera erano sbarcati altri 57 extracomunitari.