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Giappone. Nuovo terremoto ieri di magnitudo 7.4

La terra torna a tremare nel nordest del Giappone con una potente scossa di magnitudo 7,4, seguita da un allarme tsunami, poi rientrato, con onde massime fino a 2 metri. 

Alle ore 23.32 locali (le 16.32 in Italia) il terremoto ha riversato in strada i residenti della prefettura di Miyagi, la più devastata dal disastro dello scorso mese, a seguito della magnitudo stimata dalla Japan Meteorological Agency (Jma) in 7,4 e dell'intensità 6+ su 7 della scala di rilevazione nipponica. Quattro persone sono morte e oltre 130 sono risultate ferite. 

L'Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto che nessuna centrale del nordest del Giappone interessata dal sisma/tsunami ha subito danni, ma perdite d'acqua sono state rilevate dalla centrale di nucleare di Onagawa (prefettura di Miyagi). Circa 3,6 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimaste senza elettricità.

Un copione all'apparenza in tono minore rispetto a quanto accaduto l'11 marzo scorso, ma che ha subito fatto temere per la rottura del precario equilibrio faticosamente raggiunto alla centrale di Fukushima n.1, dove gli sforzi sulla messa in sicurezza dei reattori vanno avanti tra numerosi ostacoli: le verifiche della Tepco, il gestore dell'impianto, e dall'Agenzia per la sicurezza nucleare hanno tranquillizzato e hanno permesso di tirare il fiato visto che nessun danno, almeno nell'immediato, è stato rilevato, neanche in termini di aumento della radioattività. 

Le vittime del terremoto e tsunami dell'11 marzo hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi.

 La compagnia giapponese Toyota riprenderà tutta la produzione interna il 18 aprile, dopo più di un mese di stop in molti impianti a causa delle devastazioni
del terremoto. "La Toyota riprenderà le operazioni negli impianti dal 18 al 27 aprile.

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