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A Lampedusa riprendono gli sbarchi

La situazione a Lampedusa non si è affatto risolta come promesso dal cavaliere in gita nella piccola isola italiana alucni giorni fa. Infatti, duecento immigrati sono sbarcati nella notte.Tra loro quattro donne e due bambini. Erano stati intercettati su un peschereccio a 6 miglia dalla costa e poi scortati sull'isola dove sono giunti all'1.20.

Circa 700 i migranti giunti da ieri a Lampedusa in ragione della bonaccia che favorisce le traversate delle 'carrette del mare'.

La nave da sbarco 'San Marco' della Marina Militare italiana, con a bordo i profughi nordafricani prelevati nella notte di sabato scorso a Lampedusa, è attraccata nel porto di Napoli.

Ultimate le operazioni di ormeggio, inizierà il trasferimento dei 471 profughi - tra i quali non figurerebbero minori - che, su una dozzina di pullman, raggiungeranno la tendopoli allestita nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

La contabilità dei trasferimenti iniziata ieri, parla di 2.272 migranti portati via in meno di 24 ore. Nell'isola rimangono 2.010 extracomunitari, compresi i 632 giunti ieri con altri sette barconi. Già, perché qui la contabilità è una partita doppia: partenze e arrivi. Due navi, La Superba e la Clodia caricano buona parte di quei 1.740, un numero che da queste parti non fa paura ma che preoccupa il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

Il premier ieri ha detto che "la situazione resta difficile" e alla vigilia del viaggio a Tunisi, dove cercherà di chiudere un accordo con le autorità del Paese nordafricano, ha anche spiegato che "l'opposizione è interessata ai profughi ma per attaccarci". Intanto, nell'isola la disputa non ha nulla di politico: e' una battaglia tra chi non vede l'ora di partire e chi deve organizzare i trasferimenti. 

Trentasei minori ricoverati in un locale della parrocchia hanno dato fuoco alla struttura, bruciando materassi, frantumando i vetri delle finestre e scardinando porte.  Il locale ha subito danni considerevoli, qualcuno dei ragazzi si è fatto male: uno, per protesta, si è ferito con un pezzo di vetro, procurandosi tagli al torace e al braccio. La tensione è salita quando 70 minori (su 361) hanno lasciato l'isola con un traghetto di linea: il caso ha premiato alcuni ma ne ha puniti altri, rimasti qui ad aspettare in un ricovero di fortuna, privo di docce e di qualunque confort. Al molo commerciale, nei giorni scorsi teatro di tafferugli, la situazione è tornata alla calma: la poca folla ha fatto risaltare ancor più la devastazione di quel luogo, tra la banchina e la "collina della vergogna", dove sacchetti di plastica e cartacce finiscono contro le improvvisate tende, spinti da una leggera brezza.