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Camusso, la priorità è il lavoro. Il Paese è messo male

"Una rinascita fondata sul lavoro (aspettando il 6 maggio)": questo lo slogan della manifestazione della Cgil Roma e Lazio che, questa mattina, è partita da Piazza Esquilino alle 9.30.

Lungo il corteo, bandiere rosse e palloncini della Cgil, ma anche del Silp, il sindacato dei lavoratori della polizia della Cgil. Molti cartelloni che indicano la provenienza dei manifestanti: Ladispoli, Cerveteri, Rieti, Frosinone. 
Numerosi a sfilare anche i pensionati insieme con giovani e intere famiglie.

Il lavoro e l'idea di giustizia devono essere la priorità del Paese: "Quale idea di giustizia sociale ha un governo che pone come priorità il processo breve?".

Questo il pensiero espresso dalla segretaria della Cgil, Susanna Camusso, durante il suo intervento di stamani. "Il Paese è messo male", ha proseguito Camusso, "noi vogliamo bene a questo paese", "o saprete occuparvi del Paese o noi il Paese non ve lo regaleremo", ha aggiunto rivolgendosi al governo. La leader della Cgil e' tornata a insistere sull'esigenza di una tassa patrimoniale e a ribadire che "le risorse per questo Paese si possono trovare, la giustizia fiscale fornirebbe risorse da investire per il lavoro".

"Il problema della Fiat non sono i lavoratori ma i modelli": cosi' il segretario generale della Cgil Susanna Camusso commenta il calo delle vendite della compagnia automobilistica. "Vogliamo conoscere il piano industriale - ha detto a margine della manifestazione di questa mattina della Cgil di Roma e del Lazio - perché non lo conosciamo. Ci si dice che il problema sono i lavoratori ma noi pensiamo che siano invece i modelli e i prodotti".

Secondo Camusso, infine, è evidente in questa situazione "l'assenza di un governo autorevole". Invece di mettere in campo una politica industriale il nostro esecutivo, secondo il numero uno della Cgil, fa fare alle imprese quello che vogliono.