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“Permessi temporanei per i migranti che vogliono andare in Francia”

Contro l'emergenza-immigrazione in Italia "anche l'Europa deve intervenire dando il suo apporto". Lo ribadisce il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che dopo la 'cabina di regia' nella conferenza stampa a Palazzo Chigi ricorda gli impegni presi a Bruxelles dal Consiglio europeo della settimana scorsa e annuncia una serie di colloqui telefonici programmati con la Commissione europea.

Maroni si spinge oltre: ai migranti che hanno raggiunto le coste italiane in queste settimane, dice, "daremo dei permessi di soggiorno temporanei" che consentiranno loro di lasciare l'Italia verso altri Paesi europei, a cominciare dalla Francia, che negli ultimi giorni ha respinto a Ventimiglia migliaia di immigrati al confine.

 "La prima soluzione per noi è quella del rimpatrio e poi ci saranno altre soluzioni da discutere con le autonomie locali", ha detto il presidente del Consiglio. "Stiamo approntando dei Cie con delle tendopoli come luoghi di prima accoglienza - ha aggiunto il premier - per i clandestini che sono partiti in numero importante da Lampedusa e che stanno arrivando a Manduria, Piemonte e in Toscana. La situazione definitiva non potrà essere assunta se non dopo l'impegno del  governo tunisino. Ricordo - ha concluso il premier - che molti di questi immigrati hanno manifestato la volontà di ricongiungersi con famigliari in Francia Germania ma anche in altri Paesi".

"E' importante l'incontro di Tunisi previsto lunedì con il governo tunisino: è assumere l'impegno della Tunisia per l'accettazione dei rimpatri", ha detto Berlusconi durante la conferenza stampa seguita alla riunione della cabina di regia sugli immigrati. "Quello che abbiamo di fronte - ha aggiunto il premier - è uno tsunami umano che può assumere dimensioni importanti: più di 20 mila clandestini hanno raggiunto il nostro Paese. Siamo affrontando la situazione in modo da sgravare Lampedusa da questa massa di persone. Il mare è agitato e questo ha ritardato operazioni di imbarco che riprenderanno il prima possibile".

Il premier ha poi ricordato che "è stato raggiunto un accordo per una serie di interventi del governo italiano per la Tunisia, a fronte di impegni del
governo tunisino per fermare l'uscita illegale dei loro cittadini dal loro Paese: è un reato in Tunisia. Ci siamo impegnati in linee di credito e alla fornitura di
equipaggiamenti e materiale alle forze di polizia. A fronte di questi accordi non si sono fermati i cittadini provenienti dalla Tunisia".

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