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Lavoro – Nell’ultimo trimestre del 2010 l’Istat rileva un miglioramento della situazione occupazionale sarda.

Un miglioramento complessivo della situazione occupazionale sarda, rispetto allo stesso periodo del 2009, nei mesi di ottobre-dicembre 2010. Questo quanto rilevato dall’Istat, e pubblicato nelle ananlisi del trimestrale "Congiuntura Lavoro Sardegna", in un trimestre in cui la fisiologica fuoriuscita di personale impiegato nel comparto turistico porta in rosso il bilancio fra ingressi ed uscite dal mercato del lavoro nei tre mesi considerati.

Secondo quanto si legge nella pubblicazione, edita dall’Agenzia regionale per il lavoro, in Sardegna il numero degli occupati nel quarto trimestre 2010 si attesta sulle 584mila unità, a fronte dei 593mila del periodo estivo e dei 569mila che si erano registrati nel quarto trimestre del 2009. Il fattore stagionale spiega anche l’aumento trimestrale delle persone in cerca di occupazione, passate dalle 84mila del terzo trimestre alle 101mila del quarto, su livelli comunque inferiori rispetto a quelli registrati nel 2009.

"Negli ultimi tre mesi del 2010 – si legge in "Congiuntura Lavoro Sardegna" - i principali indicatori del mercato del lavoro si attestano sui seguenti livelli: il tasso di attività al 59%, il tasso di occupazione al 50,2% e quello di disoccupazione al 14,7%".

Il trimestrale, curato dall’Osservatorio del mercato del lavoro, contiene anche un approfondimento sui contratti a tempo indeterminato attivati nel 2008, dei quali è stato possibile seguirne l’evoluzione fino al 2010 grazie agli strumenti offerti dalle banche dati del Sil regionale, il Sistema informativo del lavoro. Dall’analisi emerge che un contratto su cinque è stato attivato grazie ad incentivi legislativi di carattere economico e che, a distanza di circa 3 anni, il 57% degli stessi è cessato. Com.