Questa mattina, a Cagliari, l’assessore del Lavoro, Francesco Manca, gli omologhi delle Province, il procuratore generale della Repubblica, Ettore Angioni, il presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Grazia Corradini ed i rappresentanti dell’Agenzia regionale per il Lavoro e delle organizzazioni sindacali, hanno firmato l'Accordo quadro volto ad impiegare quei lavoratori, che usufruiscono di ammortizzatori sociali, negli uffici giudiziari della Sardegna per consentire loro di integrare il reddito e di supportare l’attività nei tribunali isolani con carenza di organico.
L'assessore Manca, soddisfatto, ha dichiarato: "E' sicuramente un provvedimento importante e con vantaggi sia per il lavoratore, che potrà continuare a mettere a disposizione le proprie competenze in altri impieghi, sia per gli otto uffici giudiziari isolani che spesso si trovano in forte carenza di personale. L’arrivo di questi lavoratori non potrà che accelerare il disbrigo di pratiche e migliorare il funzionamento della macchina amministrativa giudiziaria in Sardegna".
L’intesa rientra nel più ampio Accordo firmato l’1 marzo 2010 a Villa Devoto per l’attuazione di politiche per il lavoro in favore di soggetti svantaggiati ed, oltre agli uffici giudiziari, il personale potrà essere impiegato anche al Cisia (Coordinamento interdistrettuale sistemi informativi automatizzati). Per ogni lavoratore sarà garantita l’erogazione di un "bonus di utilizzo" integrativo (sino a 1.000 euro lordi mensili) del sostegno al reddito relativo al trattamento previdenziale, a carico della Regione. Secondo una prima stima, saranno coinvolte dall’iniziativa diverse centinaia di lavoratori.
Le Province, attraverso i Csl (Centri servizi per il lavoro), procederanno a inviare agli uffici territorialmente competenti della Corte d’appello e della Procura generale della Repubblica le schede individuali dei lavoratori. Corte d’appello e Procura a loro volta predisporranno i progetti di utilizzo, in funzione delle qualificazioni e capacità professionali dei lavoratori interessati, da inoltrare all’Agenzia per il lavoro che provvederà in ultimo all’avvio dei lavoratori. Red.