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Scintille di Fede: Crisponi incontra gli amministratori dei comuni coinvolti

“Il coinvolgimento del territorio e la realizzazione di una ‘rete’ fra le amministrazioni locali, coordinata dalla cabina di regia regionale, hanno caratterizzato tutti gli eventi della campagna istituzionale ‘L’Isola che danza’, dal Capodanno, ai Fuochi di Sant’Antonio, ai Carnevali. Ora è il turno della fase più profonda e spirituale: ‘Scintille di fede’”. Così l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi ha accolto sindaci e assessori competenti dei 45 centri isolani coinvolti nelle celebrazioni dei riti della Settimana santa, incontrati stamane in una riunione per fare il punto sull’organizzazione dell’evento. “Voi, amministratori locali, - ha aggiunto l’assessore Crisponi – attraverso l’opera impagabile delle confraternite (‘sos coffarjos’), siete i custodi e tramandate, un inestimabile patrimonio sacro tradizionale”.

 

‘Scintille di fede’ chiude il progetto ‘L’Isola che danza’, attivato dall’assessorato regionale del Turismo, in collaborazione con l’Agenzia Sardegna Promozione e con le amministrazioni locali, che è stato in grado, da Capodanno in poi, di valorizzare al meglio le potenzialità dell’ ‘altra stagione’ e creare interesse e flussi turistici interni, dalla penisola e dall’estero.

Nei centri de ‘Sa Chida Santa’ si vivranno, dal 17 al 24 aprile, atmosfere intrise di intenso misticismo, profonda spiritualità e solenne contemplazione. La Settiman si aprirà con ‘Sas Pramas’, la processione della domenica delle Palme e culminerà nel giorno di Pasqua, in un incalzante susseguirsi di rappresentazioni della ‘Passione di Cristo’ secondo antiche tradizioni filtrate dalla cultura spagnola. Nel corso delle celebrazioni dei riti e delle liturgie si condenseranno suggestioni fatte di luci e colori, abiti tradizionali e preziosi oggetti sacri, tessuti ricercati e splendidi ricami, e gli immancabili e struggenti ‘gosos’, i canti liturgici di accompagnamento dei riti sacri.

I 45 comuni di ‘Scintille di fede’ sono: Aggius, Aidomaggiore, Alghero, Barisardo, Bonarcado, Bonnannaro, Bortigali, Bosa, Cagliari, Castelsardo, Collinas, Cuglieri, Desulo, Domusnovas, Fonni, Galtellì, Ghilarza, Iglesias, Irgoli, Laconi, Lanusei, Milis, Narbolia, Nulvi, Nuoro, Oliena, Onifai, Orgosolo, Oristano, Orosei, Paulilatino, Pozzomaggiore, Riola Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Santu Lussurgiu, Sarule, Sassari, Scano di Montiferro, Seneghe, Terralba, Tonara, Villacidro, Villanova Monteleone e Zeddiani.

“Con il coinvolgimento e la collaborazione delle amministrazioni locali, e la condivisione  fra loro di conoscenze e usanze tradizionali – ha spiegato l’assessore Crisponi durante l’incontro -, intendiamo, da un lato, rinforzare la ‘cassaforte’ di un patrimonio culturale custodito da secoli, tenendo vive le nostre radici identitarie, dall’altro, promuovere questo patrimonio all’esterno, in palcoscenici importanti, come abbiamo fatto in occasione delle fiere nazionali e internazionali. Lo spirito - deve essere quello di un meccanismo a ciclo continuo: chiusa l’edizione di un evento si deve essere già proiettati verso l’edizione successiva. L’obiettivo finale è la creazione di un ‘club di prodotto’, già in realizzazione per i comuni de ‘su Carrasecare’, e ora allo studio anche per quelli de ‘sa Chida Santa’”.

 

Il piano finanziario dei Riti della Settimana Santa comprende circa 200 mila euro da assegnare alle 45 amministrazioni coinvolte (media di 4 mila euro a ciascuna) e 180 mila euro per una poderosa campagna di comunicazione che comprende stampa, radio e tv locali, Mediaset, La7, Sky, Radio Rai, Tele Montecarlo, ‘Viaggi’ di Repubblica e i più importanti siti web nazionali: “L’impegno finanziario totale dell’Isola che danza – ha concluso l’esponente della Giunta - ha generato, per ora, numeri da record per quanto riguarda presenze e ritorno economico. Quattro mesi di campagna pubblicitaria e oltre 200 comuni coinvolti testimoniano la volontà di puntare decisamente sulla valorizzazione dell’ ‘altra stagione’”.

‘Scintille di fede’ ha ricevuto elogi da tutti gli amministratori locali presenti, che hanno apprezzato, in particolar modo, il coordinamento e la capacità di fare ‘sistema’ dell’assessorato del Turismo, oltre che la volontà di diversificare e de localizzare i flussi turistici: “Realizzare una rete di amministratori locali attorno a un evento di fortissima valenza identitaria, come ‘sa Chida Santa’ - ha detto il consigliere regionale Franco Cuccureddu, in veste di assessore del Turismo di Castelsardo – offre la possibilità di renderlo fruibile ai sardi stessi e ai visitatori che arrivano da tutto il mondo”. Analisi condivisa sia dagli amministratori dei grandi comuni, come nel caso dell’assessore della Cultura e del Turismo di Sassari, Dolores Lai, che da quelli dei più piccoli: “Mai come in occasione dell’Isola che danza le piccole comunità sono state coinvolte”, ha aggiunto il sindaco di Bortigali Francesco Caggiari. Red