Francesco Lippi, pur nel rispetto e la simpatia per la persona, è la dimostrazione vivente della commistione che esiste in Sardegna tra industria, affari e politica. E’ questo il commento di Adriano Salis, capogruppo IDV in Consiglio regionale, sulla polemica rovente in atto tra la Camera di Commercio e la Confindustria e che ha portato quest’ultima al ricorso al TAR contro la composizione della giunta esecutiva della Camera di Commercio.
L’ansia da occupazione dei posti di potere che anima il centrodestra – continua l’esponente dipietrista – è riuscita a scatenare un conflitto devastante anche tra le più importanti sigle del mondo imprenditoriale sardo.
Dopo le nomine perlopiù illegittime di commissari ASL e direttori generali di Enti e Agenzie regionali ora l’occupazione interessa il cuore stesso dell’imprenditoria sarda. Con la nomina, ancora una volta, di un “amico degli amici” più a suo agio negli assessorati regionali che negli stabilimenti artigianali o industriali.
La Giunta regionale è impegnata a definire le nomine nelle ASL e in numerosi Enti regionali. Sappia il presidente Cappellacci che se dovesse essere utilizzato anche per queste nomine il “metodo Lippi” – conclude Salis – chiederemo in tutte le sedi utili una verifica sul rispetto totale delle norme regionali a tutela dell’esperienza, del merito e delle qualità dei candidati designati a ricoprire questi posti di rilevante responsabilità.