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Quinta commissione, sentiti i rappresentanti sindacali SBS e rappresentanti operai Ente foreste

La Commissione Agricoltura presieduta da Paolo Terzo Sanna (Pdl) ha proseguito nel pomeriggio l’esame della situazione della Società Bonifiche Sarde sentendo in audizione i rappresentanti sindacali dei dipendenti.

Dopo un breve cenno sulle ultime vicende Andrea Sanna (Flai-Cgil Oristano) ha chiesto l’intervento della commissione per sensibilizzare la Regione al fine di trovare le soluzioni per il breve termine, saldando quanto dovuto ai lavoratori in termini di stipendi e oneri previdenziali, ma anche per il lungo termine, invitando l’azienda a fornire un piano che preveda uno sviluppo futuro della produzione e la conservazione dei posti di lavoro. Sanna ha definito una “scelta scellerata” quella dell’azienda di puntare solo sul settore zootecnico, dimenticando quello agricolo. “In questo modo – ha proseguito il sindacalista – si è impoverita e appesantita l’azienda che è dovuta ricorrere alle esternalizzazioni”. “Si deve diversificare per consentire alla società di andare avanti anche in periodi di crisi economica generalizzata”. Alessandro Perdisci (Fai-Cisl Oristano) si è detto scettico sulla reale possibilità di bandire una gara per trovare un soggetto privato che acquisisca l’azienda e la rilanci. Il consigliere Antonio Solinas (Pd), rappresentante proprio dell’Oristanese,  ha sottolineato l’urgenza di mettere mano alla situazione risolvendo sia l’emergenza ma soprattutto cercando una soluzione di lungo periodo. Solinas ha ricordato un emendamento, già depositato in Terza commissione, che consentirebbe di dare un po’ di liquidità all’azienda. “Auspico fortemente – ha concluso Solinas – che l’azienda sopravviva e resti nel territorio”.

In precedenza la commissione aveva sentito in audizione anche i rappresentanti dei lavoratori dell’Ente foreste sulle stabilizzazioni del personale. Uno dei rappresentanti dei lavoratori, Giuseppe Zanda, ha ricordato l’annosa questione delle stabilizzazioni sottolineando il ritardo con cui la Regione ha dato corso alle disposizioni della Finanziaria del 2007 che prevedeva l’assorbimento degli operai utilizzando il monte ore di chi è già andato in pensione. Secondo il bando quest’anno sono ancora da stabilizzare 225 lavoratori che diventano quasi 800 se si considerano i prossimi anni. “Se questo processo si portasse a compimento si ridurrebbero ai minimi termini i lavoratori semestrali e si cancellerebbe il precariato”. Da parte dei consiglieri è stata espressa condivisione sulla linea dei lavoratori, pur con le precisazioni sulle diverse difficoltà esistenti nel procedere alle stabilizzazioni, e si è posto l’accento sulla necessità che si lasci da parte il carattere assistenzialistico del lavoro degli operai forestali puntando alla reale importanza del loro ruolo e alle sue ricadute nel territorio isolano.