Press "Enter" to skip to content

Quinta commissione, audizione Antonello Usai, direttore generale Laore, su SBS: “Situazione disastrosa, urgente necessità di liquidità”

“La situazione  attuale della Società Bonifiche Sarde è fallimentare e senza liquidità il progressivo depauperamento dell’intera azienda sarà inarrestabile e metterà a rischio i  35 posti di lavoro”. L’allarme è stato lanciato questa mattina dal direttore generale di Laore, Antonello Usai, sentito in audizione dalla Quinta commissione (Agricoltura) presieduta da Paolo Terzo Sanna (Pdl).

La SBS, come spiegato da Usai, ha accumulato debiti per un totale di 12 milioni di euro, di cui 7,5 dovranno essere versati entro l’anno in corso. In particolare la società è esposta per 5 milioni e 894 mila euro con gli istituti di credito, per un milione e 640 mila euro con gli istituti previdenziali e per 4 milioni e 500 mila euro con fornitori e altri creditori. “La gestione - ha riferito Usai – ha risentito notevolmente di questa situazione soprattutto in un periodo come questo in cui la crisi ha fatto crollare a livello europeo il prezzo del latte, che rappresenta una delle principali entrate della società”.

La SBS è per il 99,99% di proprietà di Laore (3 milioni e 528 mila euro) e per lo 0,01% della 3A di Arborea (51 euro), di cui la SBS è a sua volta socia.

Usai ha anche illustrato la situazione patrimoniale della SBS spiegando che la stessa è proprietaria di un’azienda agricola di circa 1.078 ettari, 980 dei quali destinati alle coltivazioni agrarie. Nei due centri aziendali su cui è sviluppata l’attività zootecnica, vengono allevati attualmente 950 capi bovini e la società è titolare di una quota latte pari a 55mila quintali e titoli PAC per circa 270 mila euro annui e il 90% delle entrate della SBS deriva proprio dall’attività zootecnica e dalla vendita del latte e dei capi. Il patrimonio aziendale della SBS è stato stimato in circa 25 milioni e 300 mila euro a cui deve aggiungersi la quota patrimoniale derivante dai fabbricati, tra i quali alcuni di grande pregio, e le superfici forestali, agricole e costiere che fanno capo alla SBS. In totale, secondo le stime di Laore, il valore della società si aggira intorno ai 41 milioni di euro.

Per quanto riguarda i dipendenti, in totale 35 (25 dei quali impiegati nell’azienda zootecnica), il costo complessivo ammonta a 1 milione e 460 mila euro compresa la quota prevista per i lavoratori stagionali. “Fino ad ora – ha precisato il direttore generale dell’agenzia regionale – siamo riusciti a far fronte a tutti gli stipendi, seppur con qualche ritardo sulle scadenze, ma non sappiamo quanto si potrà andare avanti così”. Usai ha spiegato come la cronicità della situazione, “che si trascina dagli anni Sessanta”, ha portato a contraddizioni come quella di dover esternalizzare tutti i servizi lasciando i lavoratori di fatto senza mansioni, o come la necessità di acquistare i mangimi invece che produrli nella stessa azienda. “Se non riusciamo ad avere quattro o cinque milioni in tempi brevi – ha aggiunto Usai – la situazione continuerà a precipitare”. La soluzione individuata per far fronte all’emergenza è quella di alienare parte dei terreni di proprietà della SBS alla Regione: “Sono zone di altissimo pregio ambientale e dovrebbero essere cedute all’amministrazione regionale per evitare speculazioni pericolose a cui si andrebbe incontro con i privati. Si tratta di aree vicine al mare e potrebbero essere gestite dalla Conservatoria delle coste”. Ma per il lungo termine Laore sta predisponendo un bando di gara per attribuire a un soggetto privato il 60% della SBS, lasciando il 40 in capo alla Regione: “Nel bando oltre a un progetto industriale serio sono previste anche le produzioni di energie alternative che servirebbero a sostenere la spesa energetica dell’azienda e l’introduzione della produzione di biogas”.

Sulla situazione e sul piano previsto per tamponare l’emergenza i commissari si sono dichiarati sostanzialmente concordi. In particolare Antonio Solinas (Pd) ha rimarcato come sia necessario eliminare il paradosso delle esternalizzazioni ridando dignità al lavoro dei dipendenti interni alla società. Anche Antonio Pitea ha voluto sottolineare la necessità di trovare soluzioni immediate, precisando però la “assoluta necessità di tracciare un piano a lungo termine per evitare di dover in futuro tamponare altre emergenze che inevitabilmente si verranno a creare”.

La commissione proseguirà i lavori alle 16.30 con le audizioni dei rappresentanti sindacali aziendali della SBS. Red