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Commissione Industria – Audizione dell’Assessore Manca in merito ad Dl 221 “Interventi per la gestione di situazioni di grave difficoltà occupazionale ed azioni per l’incremento della domanda lavorativa”.

L'Assessore regionale del Lavoro Franco Manca, aprendo l'audizione sul Dl 221 ("Interventi per la gestione di situazioni di grave difficoltà occupazionale ed azioni per l’incremento della domanda lavorativa") davanti alla sesta commissione (Industria), presieduta da Alberto Randazzo (Pdl), ha affermato: "Per il piano straordinario del lavoro abbiamo a disposizione risorse ingenti, ma la vera sfida che tutti siamo chiamati ad affrontare è quella di far arrivare queste risorse nei territori nel più breve tempo possibile".

L'Assessore ha poi fornito alcuni dati: la Regione ha a disposizione, per la sola annualità 2011, 75 milioni di euro provenienti in gran parte dalla stessa Regione (45 milioni) oltre che dallo Stato (10 milioni) e dall’unione europea (20 milioni). Per il quadriennio 2011-2014 il budget sale ad oltre 200 milioni e complessivamente, tenendo conto dei risultati di una ricognizione che coinvolge anche gli Assessorati della Programmazione, della Sanità, dell’Agricoltura e della Pubblica Istruzione, oltre che degli interventi statali previsti dal piano "giovani" e dal piano per il Sud, si arriva ad una cifra totale di 388 milioni di euro.

"Nel piano straordinario del lavoro sono indicate - ha spiegato Manca - anche le priorità di intervento: occupazione giovanile, reinserimento lavorativo degli ex cassintegrati, occupazione femminile, sostegno ai piccoli comuni, riforma del sistema dei servizi per il lavoro. Da una proiezione sui bandi di settore pubblicati dall’assessorato nell’anno precedente, relativa ad apprendistato, auto imprenditorialità, piccoli comuni, microcredito, occupazione stagionale e reinserimento di ex cassintegrati, è emerso che potenzialmente le risorse disponibili potrebbero trasformarsi in 6600 posti di lavoro".

"Siamo in presenza di cifre molto importanti - ha insistito l’Assessore - ma rischiano di essere e restare virtuali se non riusciremo a mettere in piedi, possibilmente con una modifica della legge regionale 20 del 2005 ("Norme in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro") sulla quale c’è un tavolo aperto con sindacati e Province, una struttura in grado di supportare il sistema dei servizi per il lavoro, dotata di strumenti operativi, competenze e figure professionali. Sarà questa la nostra sfida per i prossimi mesi, della pubblica amministrazione regionale come del sistema degli enti locali e delle parti sociali. Ma servono meno ideologia, più coesione istituzionale, più pragmatismo e maggiore solidità organizzativa".

Di seguito hanno preso la parola numerosi esponenti della commissione: Giampaolo Diana del Pd, Paolo Luigi Dessì del Psd’Az, Antonello Peru del Pdl, Pietrino Fois dei Riformatori sardi, Alessandra Sedda del Pdl e Massimo Mulas (Misto), i quali hanno espresso profondo disagio e forte preoccupazione per i problemi oggettivi legati alla farraginosità dei processi e delle procedure della spesa pubblica, regionale e locale, inefficienza resa ancora più grave dalla crisi che ancora attraversa la Sardegna. Inoltre, allo stesso tempo, hanno assunto l’impegno a sostenere in sede consiliare tutti gli interventi legislativi, a cominciare dalla riforma della legge regionale 20, che possano garantire una concreta inversione di tendenza. Red.