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Siria, 12 morti a Latakia. Assad parlerà alla nazione

Le autorità siriane hanno rilasciato una attivista di Daraa, Diana Jawabra, il cui arresto ha contribuito ad innescare le proteste contro il partito al governo Baath. Lo riferisce il suo avvocato.

Il presidente Assad ha annunciato nelle prossime ore un discorso alla nazione.

L'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha affermato oggi che nei disordini a Latakia sono rimaste uccise in due giorni 12 persone, inclusi agenti delle forze di sicurezza, civili ed "elementi armati".

La stessa fonte ha poi aggiunto che 200 persone, la maggior parte agenti delle forze di sicurezza, sono rimaste ferite. Ieri, gli attivisti per i diritti umani avevano detto che in due giorni erano state uccise sei persone.

La controffensiva del potere siriano contro i manifestanti anti-regime si è ieri abbattuta su Latakia, capitale della regione alawita da cui proviene la famiglia presidenziale Al Assad. E ieri sera fonti giornalistiche hanno affermato che in città sono entrati in forze i militari.

Gli attivisti siriani per la democrazia lanciano oggi appelli allo sciopero generale dai siti di social network del Web. L'appello giunge dopo che ieri l'opposizione ha denunciato la morte di sette manifestanti a Latakia, che sarebbero stati uccisi da cecchini appostati sui tetti. Secondo l'opposizione i morti in città sono almeno 20 da quando è iniziata venerdì la protesta. 

Il governo nega che a sparare siano state forze di sicurezza e parla di "gruppi armati" che hanno attaccato stazioni di polizia e rubato le armi, obbligando la polizia a reagire. Migliaia di manifetsanti hanno protestato ieri anche a Daraa, dovesecondo amnesty international in una settimana di proteste sono state uccise 55 persone dalle forze di sicurezza.

L'Organizzazione della Conferenza Islamica ha salutato oggi le riforme annunciate dal regime di Bashar Assad per fermare le proteste e esortato le parti le calma.

Le autorità siriane hanno già preso la decisione di abrogare la legislazione di emergenza in vigore nel Paese dal 1963. Lo ha detto oggi all'Afp il consigliere del presidente Bashar al Assad, Buthayna Shaaban.