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Riduzione numero consiglieri – Uras (SEL) – “Se bisogna tagliare si faccia, e si faccia subito”.

Luciano Uras (Sinistra ecologia e libertà) in merito al disegno di legge approvato ieri sulla riduzione del numero dei consiglieri regionali, ha affermato: "La Giunta, ieri, ha approvato un Disegno di legge in materia di composizione del Consiglio regionale che ridurrebbe il numero dell’assemblea da 80 a 60. Noi abbiamo presentato una identica proposta di riduzione già nella precedente legislatura, rinnovata anche in questa sin dall’inizio come risulta al numero 1 dell’elenco dei progetti di legge nazionale di iniziativa regionale. Proposta che non si è mai voluta discutere anche per precisa volontà del centro destra".

"Se l’intenzione della Giunta e della maggioranza, con l’approvazione di quel DDL, non è quella di fare populismo o proclami demagogici sulla stampa amica lasciando le cose come stanno, siano conseguenti. Noi - ha proseguito Uras - chiederemo, insieme a tutti i gruppi che vorranno manifestarsi in questo senso la iscrizione dell’argomento nella programmazione bimestrale dei lavori del Consiglio ai sensi dell’articolo 100 del regolamento, commi 1 e 2. Tutto ciò per fare dell’Assemblea dei sardi una sede di vera sovranità del popolo, garantendo la presenza anche delle forze politiche identitarie rappresentative".

"Noi avevamo responsabilmente acceduto alla definizione di un percorso costituente unitario. Avevamo accettato l’idea che il processo di riforma potesse marciare celermente con la condivisione di tutti e la partecipazione del sistema sociale, economico, politico e istituzionale. Avevamo indicato - ha sottolineato il Capogruppo - le priorità nella revisione dello Statuto, nella approvazione della legge Statutaria per regolare forma di governo e rapporti tra gli organi della Regione, nella legge elettorale, nella riorganizzazione dell’intero apparato amministrativo e burocratico che versa in uno stato di grave confusione e che appare sempre di più inadeguato e inefficiente. Il percorso unanimemente definito, ieri è stato contraddetto dalla decisione della Giunta regionale di procedere allo scorporo di argomenti importanti dal contesto unitario, stabilito con l’ordine del giorno sulle riforme approvato dal Consiglio lo scorso 18 novembre. Ebbene noi che crediamo da sempre alla necessaria riorganizzazione del sistema politico istituzionale, regionale e locale, anche per la razionalizzazione della spesa pubblica destinata al funzionamento degli organi istituzionali e delle burocrazie pubbliche, vogliamo essere chiari. Non ci sottrarremo dal perseguire ogni utile riforma".

"Pertanto, il Consiglio inizi immediatamente - ha concluso il consigliere - approvando la propria riorganizzazione per poi passare subito alla legge statutaria per ridimensionare la Giunta regionale, otto assessorati sono più che sufficienti. Si ristrutturi l’apparato amministrativo rendendolo snello, efficiente e preparato a servire meglio la nostra comunità. Se per fare questo bisogna tagliare anche le troppe posizioni dirigenziali che ancora resistono senza alcuna ragione di esistere, si faccia, e si faccia subito". Red.

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