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Riduzione numero consiglieri – Salis (IdV): “IdV favorevola anche alla riduzione di “tutti” i costi impropri della politica”.

Il Capogruppo di IdV in Consiglio regionale, Adriano Salis, in merito alla riduzione numerica dei consiglieri, ha affermato: "E’ vero che l’accelerazione impressa dalla Giunta sul tema della riduzione del numero dei consiglieri regionali, a poche settimane delle elezioni, presenta qualche serio rischio di demagogia elettoralistica. Come è altrettanto vero che la forma dell’imprevisto annuncio "alla francese" della Giunta regionale, quasi che si volesse bruciare sul tempo le proposte similari già oggetto di discussione proprio in questi giorni nella Commissione Autonomia, presenta molte lacune sul versante del rispetto istituzionale verso il Consiglio regionale".

"Si tratta però, appunto, di problemi formali - ha continuato Salis - e vista l’importanza e l’attualità dell’argomento vorremmo non soffermarci sulla forma, ma andare direttamente alla sostanza del problema. Italia dei Valori è sempre stata favorevole alla riduzione del numero dei consiglieri regionali, oltre che alla riduzione di "tutti" i costi impropri della politica. Abbiamo presentato, in questa e nella scorsa legislatura, una proposta di legge che tende a ridurre i costi istituzionali con la riduzione delle indennità dei consiglieri, ma anche con l’eliminazione delle Province per la definizione di un riassetto che poggi su due sole istituzioni locali, Regione e Comune, singolo o associato. Abbiamo previsto una identica "potatura" del numero e degli stipendi di Dirigenti, Manager e commissari vari che abbondano nelle strutture burocratiche della Regione, degli Enti e delle Agenzie regionali".

"Andiamo a vedere, prima delle elezioni, le carte della Giunta e della maggioranza – ha concluso il capogruppo di IdV – Portiamo la proposta di riduzione da 80 a 60 consiglieri subito in Consiglio regionale e chiamiamo tutte le forze politiche ad esprimersi su di essa e sulle varie altre proposte presentate, compresa la nostra. Solo così si evita il rischio che spesso si nasconde negli annunci da campagna elettorale: "Passata la festa, gabbato lo Santo". Red.