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Rifiuti – Undici sindaci del Medio campidano in Consiglio regionale per protestare sull’obbligo di smaltire i rifiuti a Macchiareddu.

Questa mattina, nel corso dell'incontro tra gli undici sindaci del Medio Campidano, organizzato per discutere i provvedimenti del direttore del Servizio tutela dell'Atmosfera e del Territorio dell'Assessorato regionale della Difesa dell'Ambiente, è stato deciso che i 28 comuni della provincia del Medio-Campidano non dovranno conferire, dal primo aprile 2011, al termovalorizzatore Cacip di Macchiareddu i rifiuti secchi residui prodotti nel proprio territorio.

Rossella Pinna, primo cittadino di Guspini, ha illustrato la situazione in cui versano i comuni della Provincia di Vilalcidro Sanluri: "L'8 febbraio scorso ai comuni interessati è giunta la nota relativa ai due provvedimenti citati che indicava fine febbraio come termine perentorio del conferimento del secco al Cacip; dal 1 marzo la discarica di Villacidro (Villaservice s.p.a) non sarebbe più stata autorizzata. Il termine è poi slittato al primo aprile - ha raccontato Pinna - in seguito a un incontro con l'assessore della Difesa dell'Ambiente, Giorgio Oppi".

Gli amministratori locali si sono detti preoccupati per il "notevole aumento dei costi" a loro carico (20 euro in più a tonnellata per i rifiuti secchi oltre le spese di trasporto da Villacidro a Machiareddu) e un conseguente incremento di quelli per lo smaltimento della frazione organica dovuto al mancato introito del secco residuo. Il rincaro della Tarsu per i cittadini sarebbe superiore al 30%, nonostante "la provincia del Medio-Campidano si collochi al primo posto in Sardegna e al quinto in Italia nella raccolta differenziata".

Desta inoltre preoccupazione il destino dei 40 lavoratori della Villaservice. Secondo Giannina Orrù, sindaco di Villacidro, esistono "scorrettezze formali"nelle determinazioni oggetto di impugnazione". E' stato anche evidenziato un aspetto poco chiaro: per gli amministratori locali i rifiuti dal Cacip tornerebbero alla discarica di Villacidro; si sospetta che "qualcuno lucri a danno dei comuni". In proposito, il sindaco di Arbus, Francesco Atzori, ha parlato di "qualcosa di losco", dicendosi "pronto a disobbedire", mentre Giorgio Zucca, primo cittadino di Sardara, ha precisato: "Non vogliamo parlare di mafia, e speriamo che non lo sia", proponendo poi ai colleghi di dimettersi nel caso in cui non venisse trovata una soluzione.

Per Ennio Cabiddu, sindaco di Samassi, il Medio-Campidano "farà di quest'emergenza un punto di forza, per chiedere un vero piano dei rifiuti che passi in Consiglio, e non solo in Giunta come fece l'ex governatore Soru nel 2008", mentre per Alessandro Collu, sindaco di Sanluri, il "piano regionale si sta applicando all'8% e guarda caso solo nella nostra provincia". Infine, il sindaco di Serrenti, Luca Becciu, ha sottolineato le difficoltà scaturite da "un atto unilaterale e improvviso, preso senza nessun confronto con i comuni".

La decisione di far annullare i due provvedimenti, oggetto anche di un ricorso al Tar, è giunta dopo che i sindaci di Arbus, Villacidro, Gonnosfanadiga, Guspini, Serrenti, Sanluri, San Gavino Monreale, Furtei, Sardara, Samassi e Pabillonis hanno minacciato l'occupazione del Consiglio in mancanza di risposte certe.

"Si tratta di provvedimenti che - ha dichiarato il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana, - compiono un'irregolarità gravissima, poiché la decisione di un caposervizio non può modificare il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti".

Inoltre, su sollecitazione del capogruppo del Pd, Mario Bruno, e di Paolo Dessì (Psd'Az), la commissione Agricoltura e Ambiente, cercherà subito di "trovare una soluzione politica insieme al presidente della Giunta Cappellacci". Dessì, nel corso della riunione alla quale hanno preso parte anche i consiglieri Tarcisio Agus (Pd) e Sisinnio Piras (Pdl), ha sottolineato la necessità di "non lasciare soli gli amministratori nella gestione di dinamiche che oggi interessano il Medio-Campidano, ma domani coinvolgeranno anche il Sulcis e l'Ogliastra", mentre per Giuseppe Cuccu (Pd) "occorre fare chiarezza sulla modalità di formazione delle tariffe e sull'utilizzo o meno del Piano Regionale Rifiuti".

Da parte di Paolo Terzo Sanna (Pdl), presidente della commissione Agricoltura e Ambiente, è giunto l'invito ai sindaci di valutare l'ipotesi di realizzare un termovalorizzatore anche in previsione del "problema del tombamento delle discariche". Red.