Press "Enter" to skip to content

Crisi libica – Napolitano: siamo nella carta Onu

''Stiamo pienamente dentro la Carta delle Nazioni Unite". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commenta, lasciando il sacrario delle Fosse Ardeatine, la situazione che vede l'Italia coinvolta nelle operazioni militari in Libia. Napolitano ha anche detto che “nel Parlamento ieri si è espressa, pur nella diversità di posizioni, una convergenza fondamentale, molto significativa e importante''.

Oltre ai 4 Tornado Ecr e ai 4 caccia F-16, gia' messi a disposizione dall'Italia per le operazioni in Libia, "potranno essere disponibili nei prossimi giorni per le operazioni a guida Nato", un gruppo navale e altri velivoli che attualmente "stanno operando sotto comando nazionale". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel suo intervento alla Camera

Il ministro degli esteri Frattini, riferendo nell'Aula della Camera sulla missione internazionale per risolvere la crisi in Libia ha confermato che "L'Italia sta dando e darà il proprio contributo nel puntale rispetto dei limiti della Risoluzione 1973". "L'azione e' condotta in stretto coordinamento con i partner internazionali - ha aggiunto Frattini -. Vogliamo evitare una guerra sanguinosa nella quale un regime colpisce il suo popolo". 

Tornerà a riunirsi oggi il Consiglio atlantico dopo il nulla di fatto ieri nell'ennesima riunione su un accordo in seno alla Nato sul ruolo dell'Alleanza all'interno della coalizione internazionale in Libia. Sarà l'ammiraglio Rinaldo Veri, responsabile del comando navale della Nato per il Mediterraneo a capo della componente marittima dell'operazione per l'embargo di armi alla Libia.  La crisi libica sarà al centro oggi anche delle riunioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu a New York e del Consiglio europeo a Bruxelles. Nove forti esplosioni fra ieri sera e stanotte in un'area militare di Tripoli: ufficiali libici hanno mostrato 18 corpi carbonizzati "tra militari e civili".

Il comando navale di Napoli annuncia un "embargo severo, fino all'abbordaggio forzato di navi" sospettate di portare armi verso la Libia. Lo ha dichiarato l'ammiraglio Rinaldo Veri, che guida la componente marittima del comando congiunto Nato di Napoli, durante una conferenza stampa a Bagnoli. “Confido che avremo un numero di mezzi sufficiente". Ha detto l'ammiraglio.

Gli abitanti della città costiera libica di Misurata hanno detto alla Reuters che le forze di Gheddafi hanno preso il porto. Migliaia di lavoratori stranieri sono bloccati nello scalo.