La Giunta regionale ha dato il via libera alla proposta di riduzione del numero dei consiglieri regionali, modifica dell’articolo 16 dello Statuto speciale della Sardegna, su iniziativa dell’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, che prevede di portare a 60, rispetto agli attuali 80, i rappresentanti eletti nella massima assemblea sarda.
Il presidente Cappellacci ha così commentato la nuova: "E' una prima indicazione concreta che rientra nel più ampio e complesso dibattito sulle riforme e sulla questione della riduzione dei rappresentanti elettivi. La riduzione dei componenti dell’Assemblea comporterebbe un riequilibrio proporzionale tra il numero degli eletti e la popolazione, una maggiore snellezza dell’assemblea legislativa e un significativo contenimento della spesa pubblica".
La proposta di riforma rappresenta, innanzitutto, un primo passo verso la razionalizzazione della composizione del Consiglio regionale. In secondo luogo, la riduzione favorirebbe una migliore organizzazione dell’assemblea e dei suoi organi interni, determinando significative ricadute in termini di efficacia ed efficienza dell’azione dell’intero apparato. Inoltre, l’intervento riavvicinerebbe la Sardegna alle altre regioni con un numero di abitanti più o meno corrispondente, portando il rapporto tra consiglieri e popolazione da quello attuale di uno ogni ventimila abitanti circa a quello, più congruo, di uno ogni ventottomila.
"La modifica statutaria, coerentemente con gli attuali orientamenti per il contenimento dei costi della politica – ha affermato l’assessore Floris – rappresenta una prima significativa risposta alla crescente richiesta da parte della società civile di maggiore sobrietà e rigore nell’ambito delle attività politiche e istituzionali, perseguendo tra l’altro l’obiettivo di rafforzare la credibilità delle istituzioni regionali e di riavvicinare l’organo legislativo agli elettori. Per scongiurare il rischio che la riduzione possa riflettersi in una minore rappresentatività dell’assemblea, è prevista però l’introduzione di due nuovi commi che puntano proprio alla sua salvaguardia da eventuali distorsioni".
Il primo prevede che il numero dei consiglieri regionali non possa essere modificato, a prescindere anche dal sistema elettorale che venga in futuro adottato, mentre il secondo comma stabilisce la garanzia della rappresentanza per tutti gli ambiti provinciali della Sardegna, evitando così che, un minore numero di consiglieri, possa in qualche modo tradursi in una limitazione del diritto di tutti i territori della regione a essere rappresentati in Consiglio regionale. Red.